Coronavirus, Spallanzani: “Alcune dichiarazioni sono esagerate. I nostri pazienti si sentono accuditi, da noi c’è equilibrio”

"Certamente non si guarisce subito, ma si procede passo dopo passo. Si cerca insomma di dare messaggi positivi" contro il coronavirus
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Qual è lo stato d’animo dei pazienti allo Spallanzani? La preoccupazione e’ un sentimento che varia ovviamente da persona a persona, ma tutti si sentono abbastanza accuditi perchè i nostri operatori li trattano come se fossero dei loro familiari. Anche se chiaramente leggono notizie non proprio rassicuranti che provengono dall’esterno, i nostri pazienti non sono particolarmente agitati. Noi cerchiamo di essere rassicuranti, di dare loro notizie positive, di dire che se anche qualcuno va in terapia intensiva, poi torna in reparto. Perche’ questo e’ comunque un fatto positivo. Certamente non si guarisce subito, ma si procede passo dopo passo. Si cerca insomma di dare messaggi positivi. E se i pazienti vedono che il personale e’ rassicurante e tranquillo, gia’ questo e’ una meta’ del lavoro. Nessuno e’ mai lasciato solo“. Così la direttrice generale dell’Istituto nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, Marta Branca, all’agenzia Dire in merito agli stati d’animo dei pazienti ricoverati nella struttura in questi giorni di emergenza legata al Coronavirus.

“Ho letto in questi giorni testimonianze terribili – prosegue Branca – e non so quanto siano anche ‘esagerate’ nella loro drammaticità. Certamente l’ospedale non e’ una giostra, ma sempre un luogo di sofferenza e di dolore. Pero’ mi pare che la nostra situazione da questo punto di vista sia abbastanza equilibrata“. Dall’inizio dell’emergenza, fa sapere la direttrice dello Spallanzani, sono stati dimessi “circa 300 pazienti tra negativi e guariti. Anche questo dato ci potrebbe far essere un po’ piu’ ottimisti. Poi noi cerchiamo il piu’ possibile di agevolare i contatti: se per esempio se c’e’ un paziente che e’ stato ricoverato da noi, mentre un suo familiare in un altro ospedale, noi direttori generali cerchiamo di tenerci informati e di dare informazioni ai pazienti tramite i medici, cercando di rassicurarli. Ci mettiamo veramente tutti a disposizione, proprio per dare un maggior senso di cura, assistenza e accoglienza. Ognuno di loro per noi ha importanza, nessuno e’ abbandonato a se stesso, ecco perche’ cerchiamo di rafforzare il team. Quando ci sono piu’ persone a disposizione, le stesse possono avere maggiore attenzione e cura nei confronti dei pazienti”.

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