Previsioni Meteo – La fase più marcatamente instabile per l’Italia, dovrebbe durare per tutta la prima decade di marzo, con ancora altri due impulsi instabili che dovrebbero raggiungere il nostro territorio, uno nel fine settimana prossimo, un secondo più veloce e a impatto più localizzato a inizio della settimana successiva. Quindi, dopo una fase decisamente più perturbata su gran parte del territorio, per il corso della seconda decade del mese potremmo assistere a un progressivo recupero dell’alta pressione che, fra l’11 e il 13, potrebbe essere anche predominante un po’ su tutto il territorio, garantendo una buona stabilità generale, salvo qualche addensamento sui settori estremi alpini. Poi, però, la figura anticiclonica non sembrerebbe strutturata in maniera salda, come magari lo è stato per gran parte del periodo invernale alle spalle. Potrà essere abbastanza presente, ma risulterebbe piuttosto vulnerabile alle infiltrazioni umide atlantiche che, intorno a metà mese e poi anche verso la fine della seconda decade, potrebbero portare fastidi nuvolosi e anche locali precipitazioni, in particolare sulle regioni settentrionali, specie Alpine, prealpine e al Nordest. Sul finire della seconda decade, poi, potrebbe andare organizzandosi un’altra azione moderatamente instabile, frutto di una cavo atlantico poi in Cutt-Off, che dal Nord Africa, Marocco potrebbe via via conquistare i settori occidentali del Mediterraneo e magari insidiare di più l’alta pressione. Ma andiamo con ordine e vediamo l’evoluzione più in dettaglio.
Tendenza meteo per la fase 7/10 marzo
Ultimi impulsi Instabili da Nord/Nordovest, interesserebbero il Mediterraneo centrale e l’Italia. L’impulso in azione nel fine settimana, con maggiore vigore nella giornata di sabato 7, produrrebbe una instabilità più estesa sul territorio, in modo particolare sulle regioni centro-meridionali e inizialmente ancora su parte del Nord Est, con piogge e rovesci diffusi. L’impulso sarebbe associato anche ad aria relativamente fredda che tra sabato e la notte su domenica potrebbe arrecare locali nevicate collinari sul Centro Appennino, intorno ai 1000/1100 m sull’Appennino più meridionale. Questo impulso non riguarderebbe tanto le regioni settentrionali, quelle dell’Alto Tirreno e anche i settori ionici, meno esposti alla sua traiettoria, salvo fiocchi fino a bassa quota sugli estremi settori settentrionali alpini e qualche debole pioggia occasionale altrove. Temperature in calo, specie sulle aree adriatiche e appenniniche. A seguire, tra lunedì 9 e martedì 10, ci sarebbe un secondo nucleo instabile che dal Centro Europa raggiungerebbe il Mediterraneo centrale. La sua azione sarebbe piuttosto localizzata, con locali piogge, nel corso di lunedì, sulle regioni tirreniche, dalla Toscana fino alla Calabria tirrenica e il Nord Sicilia, qui entro il mattino di martedì 10. Una incidenza decisamente maggiore, l’avrebbe sui settori alpini dove, nel corso di martedì 10, arrecherebbe nevicate abbondanti, dapprima intorno ai 1000 m o anche sotto, ma poi quota neve in sensibile aumento per impennata termica. Nel frattempo migliorerebbe, martedì, sulle regioni tirreniche mentre, sul resto del Paese, il nucleo non inciderebbe affatto, con tempo mediamente buono o soltanto con un po’ di nubi irregolari. Temperature, inizialmente più fredde, anche di 2/3°C sotto la media, in particolare sulle aree orientali e appenniniche, poi in progressivo aumento verso fine periodo.
Tendenza meteo per la fase 11/13 marzo
Intorno a metà settimana, per qualche giorno, il Mediterraneo centrale e l’Italia sarebbero interessati da un più sostanzioso recupero dell’alta pressione. Giornate mediamente stabili e ampiamente soleggiate su buona parte del territorio, ma infiltrazioni umide atlantiche riuscirebbero a raggiungere i settori alpini e localmente quelli dell’Alto Tirreno, in particolare la Toscana, occasionalmente il Nord Ovest Appennino, con locali addensamenti e qualche debole pioggia sparsa. Talora, nubi basse, per umidità marittima, potrebbero interessare anche le regioni centrali tirreniche, in particolare la Toscana e il Lazio, apportando localmente una moderata copertura, ma poco altro associato o solo qualche occasionale piovasco localizzato. Le temperature in questa fase sarebbero in più apprezzabile aumento, con valori anche di 4/5°C sopra la media, soprattutto sulle aree centro-meridionali.
Tendenza meteo per la fase 14/20 marzo
Intorno a metà mese e anche per il resto della seconda decade, la circolazione si farebbe più ibrida sul Mediterraneo centrale e sull’Italia. Sostanzialmente, continuerebbe una moderata alta pressione ma, in alcune fasi, essa potrebbe mostrarsi più vulnerabile alle azioni atlantiche che potrebbero penetrare con più incisività verso il bacino soprattutto settentrionale del Mediterraneo e arrecare più nubi e qualche pioggia, in particolare al Centro Nord. Probabilmente meno interessate dall’influenza atlantica, le regioni meridionali, ma anche qui non sarebbero esclusi, per qualche breve fase, locali addensamenti e qualche piovasco. Sul Finire del periodo, poi, una moderata circolazione instabile, isolatasi tra il Marocco, il Nord dell’Algeria e il Mediterraneo Occidentale e frutto di un cavo depressionario atlantico più incisivo verso quei settori, potrebbe via via guadagnare terreno verso Est e portare una maggiore instabilità anche sulle nostre regioni, a iniziare da quelle occidentali. Le temperature sarebbero in calo di qualche grado rispetto alla fase più anticiclonica precedente, ma resterebbero comunque un po’ sopra la media propria del periodo.