Un terremoto di magnitudo 5.3 (fonte INGV) è stato registrato questa mattina, alle ore 06:24 italiane, con epicentro in Croazia, pochi chilometri a nord della città di Zagabria a una profondità stimata di 10 km. Alle 07:01 italiane è stata registrata una nuova scossa nella stessa area di magnitudo 4.9 (fonte INGV) sempre a una profondità di 10 km.
L’area interessata dal terremoto, si legge in un approfondimento a cura del GDL INGVterremoti, pubblicato sul blog INGVterremoti, “è localizzata nel parte Nord-Ovest della Croazia, dove si uniscono tre regioni tettoniche: le Dinaridi, le Alpi, e il bacino della Pannonia.
Modelli geodinamici dell’area suggeriscono che la regione delle Dinaridi si muova in direzione Nord-Ovest verso il bordo orientale delle Alpi e con un movimento laterale destro (ossia la parte al di là della faglia si muove verso destra rispetto all’osservatore posto al di qua della faglia) rispetto al bacino della Pannonia. I GPS mostrano movimenti crostali complessivi verso Nord-Est di circa 1.5-2 mm/anno. Il terremoto di oggi 22 marzo ha avuto un meccanismo focale di tipo compressivo, con direzione dei piani ENE-OSO e direzione di massima compressione SSE-NNO (fonte: GFZ).
Nella regione storicamente sono stati evidenziati numerosi eventi con effetti fino al VIII grado della scala d’intensità Mercalli-Cancani-Sieberg nella città di Zagabria e nei paesi vicini: tra questi elenchiamo il terremoto del 1775 (VII-VIII MCS), 1880 (VIII MCS), 1905 (VII-VIII MCS) e 1906 (VII-VIII MCS).
Le scosse sono state nettamente avvertite dalla popolazione a Zagabria e in tutta l’area al confine con la Slovenia. Secondo alcune agenzie, il terremoto ha provocato numerosi danni nella città, principalmente agli elementi non strutturali (tamponature, cornicioni, ecc.).”
“Dalla mappa preliminare degli effetti del terremoto, estratta da oltre 1500 questionari inviati a www.haisentitoilterremoto.it si evince che le scosse sono state avvertite anche sul territorio italiano in particolare nelle aree confinanti con la Slovenia, nelle province di Trieste, Venezia, Verona e lungo la costa Adriatica settentrionale fino alle Marche.”