Terremoto, sciame sismico in Calabria: gente in strada con le mascherine, a distanza per evitare il contagio da Coronavirus

Terremoto in Calabria: la gente "si è riversata in strada, però erano tutti, o quasi tutti, dotati di mascherina e mantenevano la distanza per evitare il contagio da Coronavirus"
MeteoWeb

Lo sciame sismico che si protrae da mesi in Calabria divide in tre la regione: la Presila Catanzarese, la fascia ionica tra Catanzarese e Crotonese e l’area del Cosentino, provocando panico tra i cittadini e, fortunatamente, danni limitati.

La sequenza sismica registrata nella notte dagli strumenti della Sala Sismica INGV-Roma è stata caratterizzata da numerose scosse di terremoto sulla costa occidentale della regione, con epicentro nell’area tra la provincia di Cosenza e di Catanzaro.

Gli eventi hanno avuto magnitudo tra 1.1 e 3.9. Le scosse più forti sono state avvertite lungo tutta la fascia costiera tirrenica Cosentina e nel Catanzarese, scatenando il panico nelle località più vicine all’epicentro: in molti sono scesi in strada cercando di mantenere le distanze di sicurezza per l’emergenza coronavirus. I Vigili del Fuoco, che hanno ricevuto molte telefonate di cittadini allarmati, non segnalano danni a persone o cose.

Abbiamo avvertito tre scosse, una appresso all’altra, siamo tutti usciti in strada, ci siamo convogliati nella zona del campo sportivo, e ora stiamo facendo una ricognizione per verificare i danni, ma sembra non ce ne siano, solo un vecchio rudere ha subìto delle lesioni”: lo ha raccontato all’AdnKronos Luca Marrelli, sindaco di San Mango d’Aquino (Cz), piccolo centro del Tirreno catanzarese ed epicentro della scossa più forte, magnitudo 3.9, delle sei registrate stanotte in Calabria. “La gente, un po’ spaventata, è rimasta in macchina con le famiglie, la maggior parte aveva le mascherine, nessuno è entrato in contatto con altri, se non coi propri familiari con cui già vive. Poi, dopo circa un’ora, siamo rientrati in casa“.

Qui a Falerna non ci sono stati danni, ma la gente si è riversata in strada, però erano tutti, o quasi tutti, dotati di mascherina e mantenevano la distanza per evitare il contagio da Covid-19. Vicini stavano solo i familiari che già vivono nella stessa casa“: lo ha spiegato all’AdnKronos Daniele Menniti, sindaco di Falerna (Cz). “Stanotte ho fatto un giro per verificare, ma nessun danno, ora si stanno effettuando i controlli, ma per il momento l’allarme è rientrato, però la gente è un po’ stanca, pensi che subito dopo la scossa qualcuno diceva che si era tornati alla normalità, il terremoto aveva preso il sopravvento rispetto all’emergenza coronavirus. Ma andiamo avanti“.

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