25 Aprile, Sileri: “Questa festa di Liberazione sarà più sentita, partecipata, considerata”

"Nel 75esimo anniversario della liberazione dal nazifascismo per la prima volta nella nostra storia, non ci sarà alcun corteo, nessuna piazza"
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Questa festa di Liberazione sarà più sentita, partecipata, considerata. Perché ci sprona alla ricostruzione di cui abbiamo bisogno ora, alla liberazione delle energie positive con cui gli italiani di allora ripresero in mano il proprio destino, come ha ricordato il nostro Presidente Sergio Mattarella“: lo ha scritto il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, sul suo profilo Facebook. “Nel 75esimo anniversario della liberazione dal nazifascismo per la prima volta nella nostra storia, non ci sarà alcun corteo, nessuna piazza. Ci saranno però le case, i balconi addobbati con il tricolore e le canzoni dalle finestre, come nei primi giorni di questa lunga quarantena, ci saranno gli eventi online ma soprattutto ci saranno gli italiani con i loro vivi valori, senza la retorica passatista, ma con il sacrificio e il coraggio“. “Questa pandemia ci ha portato via oltre 25000 persone: la memoria storica del nostro Paese, nella maggioranza dei casi, uomini e donne più giovani, in altri“. “Ma nello stesso modo con cui una guerra falcia le vite e riduce un Paese in macerie, sapremo risollevarci. Perché ciascuno di noi, come allora, sente di appartenere ad un comune destino, fatto di libertà, valori costituzionali e, sottolineo, rispetto e solidarietà per coloro che sono caduti e per coloro che ci permettono di lottare e vincere oggi contro un nemico invisibile“. “Andando giù, nei beni confiscati in provincia di Caserta, dove viene applicato il ‘budget di salute’ ho imparato un loro slogan: partigiani del bene. Questo è il tempo dei partigiani del bene. Di coloro che si prendono cura dei deboli, dei fragili“.

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