Dimmi se la ami e ti dirò se devo multarti: la nuova autocertificazione anti-Coronavirus che tutti dobbiamo avere (per farci una risata)

Come faranno le forze dell'ordine ad appurare il grado di parentela o la stabilità della relazione con la persone alla quale si sta andando a far visita?
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La faccenda dei congiunti prevista dal nuovo DPCM ha tenuto banco, in Italia, come argomento di punta per oltre due giorni. Il Coronavirus, con tutto lo strascico di polemiche che si porta dietro, ci sta facendo scoprire e riscoprire divisioni e carenze con cui il nostro Paese fa i conti da sempre. Per fortuna, però, ci sono i social, o almeno la parte più ludica di questi, che riesce a strappare un sorriso anche in una situazione così drammaticamente incerta come quella che stiamo vivendo.

E’ il caso, ad esempio, del presunto nuovo modello di autocertificazione che sta girando su Facebook e WhatsApp, divenuto virale nonostante sia un fake perché, tra i punti da specificare, vi sono quelli inerenti il grado di parentela e poi quelli che specificano l’eventuale relazione stabile con il congiunto, in questo caso fidanzata o fidanzato, al quale si sta andando a fare visita. Una lista esilarante di punti da precisare, come data del fidanzamento ufficiale o eventuali rapporti sessuali già consumati. Insomma, una parodia bella e buona, ma viene da chiedersi: come faranno effettivamente le forze dell’ordine ad appurare il grado di parentela o la stabilità della relazione con la persone alla quale si sta andando a far visita? Ai posteri l’ardua sentenza, ma dal 4 maggio potremmo sentirne e vederne delle belle.

 

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