L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) è al lavoro per evitare carenze di farmaci in questo periodo di emergenza per l’epidemia di Covid-19 e attuerà iniziative mirate contro, in particolare, la carenza di antivirali come l’idrossiclorochina, utilizzata anche per il trattamento del Covid-19, ed i farmaci ospedalieri per le rianimazioni.
L’Aifa sottolinea all’ANSA di avere “piena consapevolezza dell’incremento d’uso di antivirali distribuiti anche nel canale delle farmacie, come l’idrossiclorochina, che sarà oggetto di specifiche iniziative mirate a evitarne la carenza per i pazienti attualmente in cura col farmaco, e i farmaci ospedalieri per le rianimazioni, per i quali Aifa ha rafforzato la collaborazione tra le Regioni e la rete delle aziende di Assogenerici e Farmindustria, per facilitare le forniture d’emergenza”.
La situazione verificatasi a causa dell’emergenza Covid-19 nel corso delle ultime settimane, rileva l’Aifa, è di “totale eccezionalità e in continuo mutamento: il suo impatto sulla disponibilità di farmaci nella rete nazionale ha riguardato sia i problemi logistici generati dai blocchi sia direttamente la richiesta di quei farmaci, come gli antivirali o i prodotti per rianimazione, i cui consumi sono esplosi a causa dell’epidemia”. Al momento, le principali carenze rilevate direttamente dai pazienti nelle farmacie nelle scorse settimane, come quella del Talofen, afferma l’Aifa, “sono arrivate a risoluzione, o si concluderanno nei prossimi giorni”.
L’incremento delle attività di monitoraggio e tutte le azioni intraprese dall’Agenzia vanno nella stessa direzione: “preservare la salute dei pazienti, nel modo più ampio possibile”. L’Aifa sta quindi lavorando su più fronti nella convinzione che in un momento straordinario servano soluzioni eccezionali: “facciamo tutto questo in collaborazione con l’intera filiera del farmaco, con le altre Amministrazioni sia italiane che internazionali. Si sta lavorando con determinazione – conclude l’Agenzia – affinché i pazienti risentano il meno possibile di ogni tipo di carenza, ma anche di ogni tipo di preoccupazione”.