Coronavirus, il neonatologo Fabio Mosca: “Il contagio mamma-bebè dopo il parto è possibile ma raro”

"Il contagio in utero da una mamma positiva a Covid-19 è molto improbabile, quello post-partum è possibile, anche se nella maggior parte dei casi non avviene, rispettando alcuni accorgimenti"
MeteoWeb

“Il contagio in utero da una mamma positiva a Covid-19 è molto improbabile, quello post-partum è possibile, anche se nella maggior parte dei casi non avviene, rispettando alcuni accorgimenti“. A spiegarlo all’Adnkronos Salute è Fabio Mosca, presidente della Società italiana di Neonatologia (Sin), e responsabile della Neonatologia della Clinica Mangiagalli di Milano.

“Non conosco il caso di Aosta, ma oramai alla Mangiagalli abbiamo una casistica di 22-23 neonati figli di mamme positive, tutti negativi finché erano in ospedale, e in seguito rimasti tali tranne uno. Dunque l’evenienza che possa esserci una trasmissione tra madre e figlio esiste ma è residuale, a patto di adottare criteri mirati a ridurre questo rischio al massimo”, sottolinea l’esperto.

Quando possibile, “l’opzione da privilegiare è quella della gestione congiunta di madre e bambino, per facilitare l’interazione e favorire l’allattamento al seno. Una cosa possibile quando una donna Sars-Cov-2 positiva sia asintomatica o paucisintomatica, o ancora in via di guarigione. Se invece la madre è positiva ed ha un’infezione respiratoria pienamente sintomatica (febbre, tosse, secrezioni respiratorie) o in fase acuta, con compromissione dello stato generale, madre e bambino dovranno essere separati”.

“Nella stragrande maggioranza dei casi – aggiunge Mosca – alla Mangiagalli questo approccio, abbinato naturalmente al lavaggio delle mani e all’uso della mascherina, ha evitato la trasmissione del virus. In generale però è bene interrogarsi sempre prima di separare una mamma dal suo bambino: in caso di infezione il neonato sviluppa infatti una malattia banale o resta asintomatico, dunque è bene tener conto di tutti questi elementi e soprattutto dello stato di salute della mamma”.

Condividi