Per la seconda volta in un meno di un mese si è verificato un grave errore da parte della Protezione Civile nell’invio delle mascherine per i medici impegnati in prima linea nell’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus. Si tratta del secondo ‘incidente’ di percorso, dunque, perché il primo si era verificato a metà marzo, quando vennero inviate delle mascherine non idonee negli ospedali. In una mail il presidente della Federazione nazionale Ordini medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo) Filippo Anelli, comunica che “il commissario straordinario per l’emergenza epidemiologica Covid-19 Domenico Arcuri, mi ha appena informato che le mascherine contenute in involucri che riportavano la dizione maschere Ffp2 equivalenti, inviati dalla Protezione civile, in data odierna, agli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri dei capoluoghi di Regione, non sono dispositivi autorizzati per l’uso sanitario dalla Protezione Civile“. In tal senso “Vi chiedo, quindi, di sospendere immediatamente la distribuzione e l’utilizzo di quanto ricevuto, informando nel contempo eventuali medici o strutture che ne fossero già in possesso“, termina la mail.
E pochi minuti fa, a spiegare l’accaduto, è stato il commissario Angelo Borrelli: le mascherine ai medici di base sono state distribuite per un errore logistico, in quanto erano state donate all’Italia dalla Cina e il carico era destinato alla popolazione. “Rimedieremo prontamente a rifornire i medici di base assieme al commissario Arcuri con le mascherine Ffp2“, ha spiegato Borrelli durante la conferenza stampa della Protezione civile, in merito alle oltre 600 mila mascherine non per uso sanitario giunte agli Ordini provinciali dei medici.
E sul caso si è espresso anche il mondo politico. ”I medici impegnati in prima linea per l’emergenza sanitaria Covid-19, oltre a essere costretti ad arrangiarsi a causa della mancanza di dispositivi di protezione personale, devono subire anche la beffa di errori clamorosi nella consegna, quando avviene, di questo materiale. Apprendiamo infatti dalla Fnomceo, la Federazione nazionale Ordini medici chirurghi e odontoiatri, che sono state consegnate per errore dalla Protezione civile delle mascherine non autorizzate per l’uso sanitario dalla Protezione civile stessa. Così, è stato chiesto di bloccare la distribuzione e avvisare medici e strutture di restituire i dispositivi non idonei. La situazione di crisi e di emergenza è certo straordinaria, ma si tratta di incidenti di percorso che non fanno che peggiorare le cose, perché i medici continuano a morire e la sicurezza di tutti gli operatori sanitari che lottano senza sosta in questa ‘guerra’ invisibile non è garantita. Mentre si discute di picchi e curve di contagio, con drammatici bollettini quotidiani, è inammissibile che negli ospedali si sia ancora alla ricerca degli strumenti di protezione per chi lavora a stretto contatto con i malati Covid-19′‘. Lo afferma l’eurodeputata della Lega Luisa Regimenti.
“Da Roma hanno appena scritto una lettera ufficiale per avvertirci di aver mandato le mascherine sbagliate e di non farle usare ai medici”, ha scritto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sulla propria pagina Facebook. “Le nostre squadre territoriali, che non partivano con le visite a domicilio per assenza di materiale che doveva arrivare da Roma, sono finalmente in campo grazie a tute protettive donate da benefattori ma che non sappiamo per quanti giorni basteranno. – continua – Avete capito? Faccio l’ennesimo appello: aiutateci a fare pressing sul Governo e non sul nostro sistema sanitario, che sta dando tutto e anche di più”.