Coronavirus e fase 2, Delrio: “Congiunti? No alle ingiustizie, aprirei ai fidanzati”

"In questa fase bisogna semplificare la vita delle persone. Mantenendo la prudenza, e su indicazione del Comitato scientifico, occorre dare indicazioni generali che poi i territori possano adattare alle varie situazioni"
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“In questa fase bisogna semplificare la vita delle persone. Mantenendo la prudenza, e su indicazione del Comitato scientifico, occorre dare indicazioni generali che poi i territori possano adattare alle varie situazioni. Servono regole semplici che consentano di conciliare il diritto alla salute e la necessita’ di riprendere attività economiche. Serve fare ognuno la sua parte, anche le opposizioni possono dare un contributo”. A ribadirlo da Rai Radio1, a Un Giorno da Pecora, è Graziano Delrio.

E il capogruppo Pd alla Camera entra nel dettaglio: “Credo che vada chiarito bene che alcune indicazioni sono indicazioni. Ad esempio i funerali con non piu’ di 15 persone. E’ chiaro che vale se si è in una chiesa piccola, ma se si è in una chiesa enorme, i familiari possono esser distanziati e partecipare tutti”.

Altro tema, incontrare ‘congiunti’ e ‘parenti’, il che sembra escludere i fidanzati: “Questo è un altro di quei particolarismi che io mi sarei evitato, mettiamola così”, osserva l’esponente dem. A chi gli chiede se, quindi, avrebbe aperto anche ai fidanzati, Delrio dice: “Io si, assolutamente. A tutti quelli che hanno veri moti d’affetto”. Sembra quasi un’ingiustizia che chi, ad esempio, è fidanzato da 15 anni, non possa ancora vedere il proprio partner, è la domanda alla quale Delrio risponde dicendo. “Anche io ritengo così, ha ragione”.

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