Coronavirus, l’odissea di 180 italiani bloccati da 50 giorni a Buenos Aires: senza soldi e vestiti, nessun volo che li riporti a casa

Intere famiglie sono rimaste bloccate nella capitale argentina dove sono costretti a pagare l'albergo e contrarre prestiti nella speranza di tornare a casa
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180 italiani sono bloccati a Buenos Aires da oltre un mese e mezzo in quella che è diventata una odissea a causa dell’emergenza coronavirus. Intere famiglie sono rimaste “imprigionate” nella capitale argentina dove sono costretti a pagare l’albergo e contrarre prestiti nella speranza di tornare a casa. Rimasti senza soldi e senza vestiti, che con l’arrivo dell’autunno non sono più adatti, per loro e’ impossibile comprarne nuovi perche’ i negozi sono chiusi. I voli sono stati tutti cancellati, quelli nuovi fissati da Alitalia hanno un prezzo superiore di circa 8 volte e, in ogni caso, si sono rivelati spesso un bluff.

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A raccontare all’AGI la disavventura di un gruppo di agrigentini, e’ l’avvocato Giuseppe Scozzari, uno dei piu’ noti professionisti agrigentini. Da settimane combatte per far rientrare la madre e i cugini, con rispettiva famiglia al seguito, in citta’. “Mia madre – racconta – e’ partita il 5 marzo insieme ai miei cugini, marito e moglie incinta al settimo mese, e i loro due figli. Erano andati a trovare mia zia, la sorella di mia madre, prima che scoppiasse il caos nel mondo. L’arrivo non e’ stato dei piu’ incoraggianti. Il governo argentino ha imposto la quarantena a chiunque arrivava dall’Italia. Finito l’isolamento per gli italiani, e’ iniziato quello riservato a tutti gli argentini. Da 50 giorni in pratica e’ reclusa in casa.

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Il 29 marzo – continua l’avvocato Scozzari – dovevano rientrare ma la compagnia Air Europa cancella il volo. Non viene data nessuna spiegazione, sparisce ogni informazione dal sito e al call center non risponde nessuno. Si cerca un contatto col consolato ma tutto resta molto vago. Ho scritto piu’ volte e mi era stato risposto che sarebbero stati messi altri voli. Nel frattempo Alitalia cancella tutti i voli. Ci sono tanti italiani, quasi centottanta, rimasti bloccati con grande difficolta'”. Due giorni fa, seppure con un rincaro di prezzi che l’avvocato Scozzari, definisce “estorsivo”, la situazione sembra sbloccarsi ma e’ solo un’illusione perche’ nessuno riesce a partire. Oggi doveva essere il giorno della partenza ma neanche stavolta è andata bene. “I biglietti non sono piu’ in vendita, viene comunicato – spiega l’avvocato Scozzari – che deve essere il consolato a mediare”.

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