Coronavirus: possibile attacco hacker al laboratorio di Wuhan imputato come punto d’origine del SARS-CoV2

L'attacco hacker al laboratorio di Wuhan non sarebbe stato l'unico avvenuto ai danni della Cina nel corso di questa settimana
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Il laboratorio di Wuhan che orma da mesi è al centro di discussioni e teorie internazionali sull’origine del Coronavirus responsabile dell’attuale pandemia di Covid-19 è stato preso di mira dagli hacker. Lo scrive il South China Morning Post, citando un report del sito web di intelligence Site. Il Wuhan Institute of Virology era uno degli obiettivi dei pirati informatici che hanno preso di mira anche indirizzi e-mail e login di dipendenti dell’Oms, circolati on line nella giornata di martedì scorso. Le informazioni sono state diffuse tramite canali Telegram, account Twitter e altri canali, soprattutto quelli usati da estremisti di estrema destra, scrive il giornale di Hong Kong, e sono state postate immagini dei tentativi di entrare nelle caselle di posta elettronica usando le informazioni rubate.

L’Oms aveva confermato ieri dal suo sito web di essere stata presa di mira dai pirati informatici, che avevano hackerato 450 indirizzi e-mail e password, anche se il danno informatico “non ha messo a rischio i sistemi dell’Oms perche’ i dati non erano recenti” e comunque l’ente stava già provvedendo ad aumentare la sicurezza dei sistemi di autenticazione. Tra le vittime dell’attacco hacker alle credenziali di accesso a indirizzi e-mail ci sono anche la Bill and Melissa Gates Foundation, lo US Centres for Disease Control and Prevention, la Banca Mondiale e il National Institutes of Health. Non e’ chiaro chi abbia condotto l’attacco informatico che avrebbe avuto come scopo quello di recuperare informazioni sensibili sul Covid-19, ma gli autori potrebbero essere collegati alle teorie circolanti sulle origini del Coronavirus che vedono al centro dei sospetti il laboratorio di Wuhan. L’attacco hacker non sarebbe stato l’unico avvenuto ai danni della Cina nel corso di questa settimana. Secondo il gruppo di cyber-sicurezza FireEye, hacker sponsorizzati dal Vietnam hanno tentato di introdursi nelle e-mail dei dipendenti pubblici di Wuhan e del Ministero per la Gestione delle Emergenze cinese, un’accusa respinta come “senza fondamento” dal Ministero degli Esteri di Hanoi. Da Pechino, il ministero degli Esteri cinese non ha confermato se il tentativo di pirateria informatica abbia avuto luogo, ma il portavoce Geng Shuang ha sottolineato che “i cyber-attacchi contro istituzioni che combattono la pandemia di Coronavirus dovrebbero essere condannati in tutto il mondo“.

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