“Abbiamo tempo per prepararci ma dobbiamo essere pronti. La riapertura deve essere controllata perché anche quando vedremo un numero di contagi pari a zero questo non vorrà dire che il virus è scomparso dalla popolazione. Sarà difficile bloccare la circolazione delle persone, dovremo essere vigili e non soltanto su ciò che accade in Puglia ma anche su ciò che accade in Italia”. Lo ha detto Pierluigi Lopalco, docente di Igiene all’Università di Pisa e coordinatore emergenze epidemiologiche della Regione Puglia che oggi ha partecipato alla riunione indetta dall’assessore regionale all’Industria turistica e culturale, Loredana Capone, con il partenariato socio economico dei settori cultura e turismo e le agenzie regionali, per costruire un percorso condiviso in vista della fase 2 dell’emergenza Covid-19. “Un Manuale per la ripresa”, l’ha definito così l’assessore Capone che, dopo le misure urgenti messe in campo dalla Regione Puglia a sostegno degli operatori della cultura e del turismo, guarda già alla ripartenza.
“Nel resto del Paese, infatti – ha aggiunto Lopalco – l’epidemia va ad una velocità diversa, allora, dobbiamo lavorare tenendo presente che il virus continua a essere sui nostri territori. La sanità cercherà certamente di tenerlo sotto controllo, con sistemi di sorveglianza, con i Dipartimenti di Prevenzione, con i servizi di igiene pubblica, con il supporto dei medici di base, delle farmacie, ecc. Ma anche il settore produttivo – ha proseguito – dovrà fare la sua parte per limitare al minimo il rischio di circolazione del virus, per esempio, in uno stabilimento balneare o in un albergo, un ristorante, o in una qualsiasi altra attività commerciale”.
“La sicurezza dovrà scaturire da un’azione comune dell’ Autorità sanitaria e del settore produttivo che si atterrà a procedure e comportamenti secondo linee guida. Siamo quindi già da adesso al lavoro – ha evidenziato – per tracciare un percorso per minimizzare il rischio di contagio sia per gli operatori che per i cittadini. Ed è quello che vogliamo fare con questo ‘Manuale per la ripresa’. Il tempo ovviamente è fondamentale, vorremo cominciare a dare tutte le indicazioni utili già i primi di maggio così che gli operatori abbiano almeno un mese per organizzarsi ed essere pronti poi a partire da giugno. Entro i prossimi dieci giorni un gruppo di esperti definirà le linee guida che condivideremo immediatamente con tutta la task force per fare sintesi e creare il documento finale. Distanziamento, procedure e tecnologie saranno certamente i capisaldi. In ogni caso – ha concluso Lopalco – sono certo che lavorando tutti insieme riusciremo a garantire e a trascorrere l’estate con un buon livello di sicurezza”.