Coronavirus, 158mila morti nel mondo: Spagna verso la proroga del lockdown, allarme decessi nelle case di cura in Regno Unito. In Israele ripartono attività e negozi

Quasi 2,3 milioni di contagi confermati nel mondo e oltre 158mila morti, 100.000 solo in Europa: gli ultimi aggiornamenti dal mondo sulla pandemia
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Quasi 2,3 milioni di contagi confermati nel mondo e oltre 158mila morti. Le bolle rosse che indicano la diffusione del nuovo Coronavirus sulla mappa del mondo della Johns Hopkins University coprono ormai come grandi macchie Stati Uniti, Europa e Medioriente. La pandemia ha provocato oltre 100.000 morti in Europa, secondo il conteggio della France Presse. Con un totale di 100.501 morti, l’Europa e’ il continente piu’ colpito dalla pandemia. L’Italia (23.227) e la Spagna (20.043) sono i paesi europei col maggior numero di vittime, seguiti dalla Francia e dalla Gran Bretagna.

In Europa, lockdown e restrizioni sociali imposti settimane fa stanno dando risultati, tanto che alcuni Paesi hanno già iniziato a riaprire e altri lo faranno a breve. Intanto, la Svezia, che ha applicato misure di contenimento relativamente blande, supera i 1.500 morti e 13.800 contagi, ma per l’epidemiologo Anders Tegnell “la pressione sui servizi sanitari è in diminuita. Speriamo sia un trend che continuerà”. Ma il resto del mondo non è immune dalla pandemia: ecco le ultime notizie.

In Francia si sono registrati 642 decessi per il Covid-19 nelle ultime 24 ore, portando il totale delle vittime dell’epidemia a 19.323. E’ quanto rende noto, con un comunicato, la direzione generale del ministero della Sanità francese precisando che il numero dei casi confermati sono 111.821, mentre ieri erano 109.252. Il numero dei pazienti ricoverati è sceso per il quarto giorno consecutivo arrivando a 30.639, mentre ieri erano 31.190. Allo stesso modo, per il secondo giorno consecutivo, diminuiscono i numeri dei ricoverati gravi in rianimazione, passando da 6027 a 5833.

spagnaIl presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha annunciato che domani trasmettera’ ai presidenti delle autonomie la volonta’ di estendere lo stato di allarme di quindici giorni, fino al 9 maggio compreso, a partire dal 27 aprile, scadenza prevista inizialmente. Sanchez, in conferenza stampa, ha anche detto che alla Conferenza dei presidenti regionali di domani informera’ dell’intenzione dell’esecutivo di facilitare il confinamento dei minori a partire dal 27 aprile. Nonostante i progressi compiuti, Sanchez ha ammesso che non e’ possibile passare alla “fase due, alla de-escalation” perche’ i risultati sono “insufficienti ma soprattutto fragili, e non possiamo metterli a rischio con decisioni affrettate”. Tuttavia, ha commentato che la nuova estensione dello stato di allarme non sara’ come le precedenti: “Ci troveremo in diversi stati di allarme. Il progresso di queste cinque settimane ci permette di prendere decisioni e di intravedere quelle decisioni”, ha detto. Ha anche detto che il 42 per cento delle persone diagnosticate ha gia’ superato il Covid-19, uno dei tassi piu’ alti nei paesi colpiti.

Il numero di persone uccise dal Coronavirus nelle case di cura britanniche potrebbe arrivare a 7.500, cinque volte la stima ufficiale, secondo quanto ha affermato un ente di beneficenza oggi, mentre il bilancio ufficiale complessivo della vittime nel Paese e’ salito di 888 unita’, portando il totale a 15.464. Care England, la piu’ grande organizzazione in rappresentanza delle case di cura, afferma che le stime basate su alcuni dei tassi di mortalita’ dal primo aprile hanno suggerito che fino a 7.500 persone potrebbero essere morte a causa del virus. “Senza test e’ molto difficile dare una cifra assoluta”, ha detto al Daily Telegraph Martin Green, amministratore delegato di Care England. “Tuttavia, se osserviamo alcuni dei tassi di mortalita’ dal primo aprile e li confrontiamo con i tassi degli anni precedenti, stimiamo una cifra di circa 7.500 persone che potrebbero essere morte a causa di Covid-19”. La cifra e’ oltre cinque volte superiore alla stima di 1.400 suggerita dal governo all’inizio di questa settimana. Il bilancio ufficiale del Coronavirus della Gran Bretagna include solo i decessi registrati negli ospedali, che possono richiedere alcuni giorni per registrare i decessi.

romaniaLa Romania resta il Paese dei Balcani con il bilancio piu’ pesante sul fronte Coronavirus. L’ultimo bilancio diffuso oggi parla di 8.418 contagi, con 351 nuovi casi nelle ultime 24 ore. I decessi sono stati finora 421, i guariti 1.730. Al pari di altri Paesi della regione a religione ortodossa, in Romania si celebra domani la Pasqua, e le autorita’ hanno rinnovato gli appelli alla popolazione a evitare raduni e assembramenti anche nelle chiese per le funzioni religiose. Il secondo Paese balcanico piu’ colpito dal Covid-19 e’ la Serbia, che fa registrare poco meno di 6 mila contagi, 5.994, e 117 vittime, seguita dalla Croazia con 1.832 casi e 41 morti. In Slovenia rispetto a ieri sono stati accertati altri 13 contagi con il totale salito a 1.317, mentre altri quattro decessi hanno portato a 70 il numero delle vittime. Sono 1.268 i casi di Coronavirus registrati finora in Bosnia-Erzegovina e 47 i decessi, numeri complessivi relativi alle due entita’ di cui si compone il Paese – la Federazione croato-musulmana e la Republika Srpska. I guariti sono stati 338. In Kosovo i contagi sono 480, con 12 decessi, mentre in Montenegro si contano 303 casi di Covid-19 e cinque decessi.

Il presidente Aleksandar Vucic ha annunciato un primo parziale allentamento in Serbia delle misure restrittive contro l’epidemia di Coronavirus, alla luce della situazione meno pesante dal punto di vista sanitario. Parlando in serata alla tv privata Pink, Vucic ha detto che da martedi’ prossimo il coprifuoco quotidiano sara’ ridotto di un’ora, e sara’ in vigore dalle 18 alle 5, mentre attualmente comincia alle 17. Inoltre, gli ultra 65enni, per i quali da un mese vige il divieto assoluto di uscire di casa, potranno fare passeggiate tre giorni la settimana per una mezz’ora – il martedi’, il venerdi’ e la domenica – nella fascia oraria dalle 18 all’1, durante il coprifuoco, per evitare al massimo contatti e pericoli di contagi. In seguito, se la situazione continuera’ a migliorare, i pensionati potranno uscire a passeggiare tutti i giorni in quelle fasce orarie. Il presidente ha aggiunto che da martedi’ 21, dopo le festivita’ della Pasqua ortodossa, potranno riprendere il lavoro gli operai edili e numerose attivita’ artigianali – lavanderie, officine meccaniche, calzolai, sartorie, concessionari di auto, negozi di biciclette e venditori di materiali per edilizia. Dal 4 maggio potranno riaprire parrucchieri, centri estetici e di bellezza, palestre, mentre per hotel, terme, centri commerciali, caffe’ e ristoranti la riapertura si prevede fra il 4 e l’11 maggio. Tuttavia sara’ necessario osservare strettamente le misure di sicurezza e distanziamento sociale. Il meteo migliora, ha detto, e si potra’ stare all’aperto, ma anche in tal caso osservando la necessaria distanza. Vucic ha sottolineato che ovviamente si continua a monitorare la situazione epidemiologica giorno per giorno. “Se vi sara’ un peggioramento nei contagi, le restrizioni saranno ripristinate”. Miglioramenti nei contagi, ha osservato, si sono registrati a Belgrado e in Voivodina, mentre la situazione resta problematica nella regione di Nis, Kursumlja e altre localita’, in particolare laddove massiccio e’ stato il rientro di cittadini serbi dall’estero. E’ comunque importante, ha detto Vucic, che la popolazione continui a comportarsi responsabilmente, osservando le misure imposte per contenere il contagio da Coronavirus.

In Turchia il numero di casi confermati di nuovo Coronavirus è arrivato a quota 82.329, ha annunciato il Ministro della Sanità Fahrettin Koca. Un dato che fa della Turchia il Paese con il maggiore numero di contagi nell’area mediorientale allargata, più dell’Iran. Il numero di decessi è arrivato a 1890, con 121 morti nelle ultime 24 ore. Per tentare di contenere l’estensione del contagio il Ministero dell’Interno turco ha annunciato nuove restrizioni per gli spostamenti tra 31 città per altre due settimane, a partire dalla mezzanotte di sabato.

israeleDa domani Israele avra’ un primo graduale allentamento delle misure restrittive introdotte nelle settimane scorse per fronteggiare l’infezione da Coronavirus. Lo ha annunciato il premier Benyamin Netanyahu secondo cui “i risultati positivi dei provvedimenti passati consentono un alleggerimento graduale delle restrizioni”. La forza lavoro impiegata passera’ – ha spiegato – dal 15% attuale al 30% e sara’ consentita la riapertura di alcuni settori e negozi: l’operativita’ dovra’ essere contraddistinta da un ‘badge viola’. Per le imprese, si comincia con l’hi-tech ma sempre in base a certi criteri fissi e con la protezione dei lavoratori. Per quanto riguarda i negozi, Netanyahu ha citato tra gli altri quelli che vendono prodotti elettrici, casalinghi e ottici ma che non siano nei centri commerciali. Ripartenza anche dei programmi educativi per gruppi fino a 3 bambini e anche possibilita’ che i bambini di tre famiglie siano guardati da un solo operatore del nido. Ammessi gli sport giocati da due persone e ritorno alle preghiere all’aperto fino a 10 persone con distanziamento di due metri tra un fedele e l’atro. Le misure – ha aggiunto il premier – saranno approvate dal governo questa sera stesa e resteranno in vigore due settimane. “Se i numeri saranno incoraggianti – ha concluso – saranno introdotti nuovi alleggerimenti. Altrimenti si tornera’ indietro”. Resta intesa – in genere – l’obbligo della mascherina facciale e la distanza dei 2 metri, inoltre e’ previsto che al lavoro non debbano rientrare i lavoratori con piu’ di 67 anni.

Il Marocco ha deciso di prorogare le misure di contenimento del contagio da Coronavirus fino al 20 maggio. Lo ha annunciato oggi il governo, assieme ai nuovi dati sul contagio: i casi accertati sono arrivati a 2.670, con 137 morti. La decisione annunciata oggi significa che le scuole, i negozi non essenziali, i luoghi di ritrovo rimarranno chiusi per un altro mese, come pure le mosche durante quasi tutto il mese del Ramadan, al via il 23 aprile.

Le autorità della Corea del Nord hanno riferito ai propri cittadini che ci sono stati nel Paese casi di contagio da nuovo Coronavirus già all’inizio di marzo, affermazioni che contrastano la linea ufficiale di Pyongyang. Lo sostiene Radio Free Asia, emittente finanziata dagli Stati Uniti, che, citando fonti anonime, riferisce che le informazioni sui casi di Coronavirus sono state date durante seminari dedicati al Coronavirus. Secondo Radio Free Asia, il Covid-19 virus è stato individuato nella capitale Pyongyang e in altre due regioni. Le autorità nordcoreane e i media ufficiali non hanno comunicato alcun dato sull’epidemia, ma sono state comunque prese ampie misure di prevenzione, compresa la chiusura dei confini, la sospensione delle scuole e di tutti gli eventi pubblici. Il leader coreano Kim Jong-un a fine marzo ha ordinato la costruzione di un nuovo ospedale curare i pazienti che hanno contratto il covid 19.

Sono 206 le persone morte oggi in Brasile per Covid-19, per un totale di 2.347. Lo rivela il ministero della Sanita’. Quella di oggi e’ la cifra di decessi piu’ alta registrata in un giorno in Brasile dall’inizio dell’emergenza Coronavirus. I nuovi contagi sono 2.917, per un totale di 36.599. Lo stato di San Paolo si conferma il piu’ colpito dall’epidemia, con 991 decessi.

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