“Buonasera, sono la Dottoressa Anna D’Angelillo, medico in formazione specialistica presso il reparto di malattie infettive del Policlinico Gemelli, quotidianamente impegnata nell’assistenza ai pazienti affetti da Covid-19.
Accortami che la macchina non partiva ho pensato di approfittare di un giorno non lavorativo per recuperare dei cavi da un mio collega e far ripartire la macchina.
Sono stata aiutata dalla guardia di finanza per mettere in moto l’auto, per poi essere multata 150 metri dopo dalla polizia nonostante abbia cercato più volte di chiarire la situazione.
Questi 533 euro li scaleró dalla mia busta paga, già ridicola di fronte agli straordinari, ai rischi e e ai sacrifici di questi mesi.”
La vicenda è stata raccontata da Flavia Perina attraverso il proprio profilo Facebook. L’ex direttrice del Secolo d’Italia (nonché ex parlamentare di Futuro e Libertà) ha raccolto una serie di testimonianze di questi giorni.
Tra le altre se ne legge una fornita da “La voce di Genova“. “L’8 di aprile abbiamo avuto la necessità di acquistare detergenti, guanti, mascherine e amuchina, presso l’Ipersoap di via Merano (Genova) perché il supermercato più vicino da giorni ne era sprovvisto. Prima di uscire mio marito ha telefonato al comando della Polizia municipale: ha detto il luogo dove abitiamo, dove volevamo andare, se potevamo andarci con lo scooter. La persona che ha risposto, ci ha comunicato che era uno spostamento consentito. Siamo arrivati in via Merano e siamo stati fermati da una pattuglia della Polizia locale. Secondo l’agente che ci ha elevato la sanzione, eravamo fuorilegge. Nel verbale, è scritto che non abbiamo rispettato l'”ordinanza riguardante la limitazione di zona e circoscrizione”. Risultato: 533,33 euro di sanzione per me, altri 533,33 euro di sanzione per mio marito Maurizio. Oltre mille euro. Mille e più euro per essere andati a far la spesa sotto casa”. Stradario alla mano, tra l’abitazione della coppia e l’Ipersoap ci sono 800 metri, ma poichè cambia il Municipio lo spostamento è stato considerato illegale.”
Ancora una di un medico: “Dottoressa buongiorno, alla rubrica multe può aggiungere la mia. Sono un medico di Giugliano (Campania) che frequenta il corso di formazione specifica in medicina generale. Il 24 marzo mattina smonto da un turno di guardia medica. Abito in aperta campagna dove nel raggio di 2 km non esiste nessuna abitazione se non la mia. Passa una volante, quella mattina sono senza documenti, non credono al fatto che io sia medico, oltre al verbale mi viene dato addirittura l’isolamento obbligatorio per 15 giorni. Risultato: perdo 5 turni di guardia medica e il pomeriggio non posso coprire un collega di medicina generale che si era ammalato. Oltre ai turni di guardia medica quindi devo trovare pure un sostituto per il collega malato, perdendo ovviamente anche i soldi della sostituzione. Ero senza documenti perché stavo sotto casa, non a 1 km, non a 500 metri, la mia casa era lì, bastava aspettare 30 secondi che salissi sopra a prenderli”. La notizia viene fatta filtrare sui media col titolo: Runner che si professa medico viene multato”.