Coronavirus: portano la figlia a fare una visita dopo un trapianto di midollo osseo e vengono multati, arrivano le scuse della polizia

Una coppia di Grosseto stava accompagnando la figlia di otto anni in ospedale, per una visita di controllo prevista dopo un trapianto
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Stavano portando la loro figlioletta da Grosseto a Pisa per una visita di controllo dopo un trapianto di midollo osseo, quando una pattuglia della polizia stradale li ha fermati: per gli agenti il motivo del viaggio, evidentemente, non è risultato sufficiente a giustificare lo spostamento dato che li hanno sanzionati con una multa da 533 euro per il mancato rispetto delle normative anti contagio (contestato il fatto che un solo genitore, e non entrambi, avrebbe dovuto accompagnare la piccola alla visita). E’ accaduto lungo la statale Aurelia nei pressi del Romito, non lontano da Livorno. Protagonista una coppia di Grosseto che stava accompagnando la bimba di otto anni – insieme al fratellino – all’ospedale Santa Chiara di Pisa dove era in programma una visita di controllo prevista dopo un trapianto avvenuto la scorsa estate per curare una leucemia mieloide acuta.
A denunciare l’episodio è stato l’avvocato Simone Falconi.

Il padre della bambina ha riferito oggi in un post sul suo profilo Facebook  che sono arrivate le scuse della polizia stradale: ha spiegato che ieri è stato contattato da Cinzia Ricciardi, capo del dipartimento toscano della polizia stradale, che ha potato alla famiglia le scuse sentite da parte di tutta la polizia, e poi dal capo del commissariato di Piombino (Li), Walter Delfino. Nel post, l’uomo spiega anche che i rappresentanti della polizia che lo hanno contattato per scusarsi hanno anche annunciato interventi per ritirare la sanzione: “C’è stato solo un errore di valutazione degli agenti che ci hanno fermato: sono uomini e donne, come tutti possono sbagliare, con questo ripongo piena fiducia nella Polizia si Stato.”

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