Guardate “quanto sta accadendo in Russia, in Cina, ma anche in Ungheria. Sono settimane che i regimi dittatoriali, anche con l’uso spregiudicato della rete e delle fake news, inondano l’Occidente di messaggi per mettere in dubbio l’efficacia dei sistemi democratici nel contrasto della pandemia. Il leit-motiv è sempre lo stesso: ‘I sistemi democratici non sono in grado di proteggervi. Guardate alla Cina. Solo un governo forte può garantire protezione e sicurezza’. Questa falsa narrativa è una minaccia per le democrazie occidentali quanto, se non di più della pandemia“: lo ha dichiarato a La Stampa Garry Kasparov, ex campione mondiale di scacchi, che vive a New York in esilio volontario e presiede la Human Rights Foundation e la Renew Democracy Initiative, organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti umani e nella promozione della democrazia liberale in Russia e nel mondo.
Secondo Kasparov gli aiuti russi giunti in Italia sono “un’operazione militare e di intelligence, non certo un aiuto umanitario“, una “operazione gestita dall’esercito e dall’intelligence russa“. Il presidente russo Vladimir Putin, “inviando oltre 100 soldati in Italia, voleva raggiungere due obiettivi: vincere una campagna di pubbliche relazioni, mandando un messaggio di sostegno all’Italia, e al tempo stesso installare la propria intelligence sul terreno in un Paese Nato“, afferma Kasparov, convinto che Putin stia “affrontando la crisi globale del coronavirus come una ‘guerra ibrida’: esportando instabilità in un momento di grande difficoltà per l’Occidente, e tentando di distruggere la fiducia diffusa nel libero mercato e nelle società aperte fra le due sponde dell’Atlantico“.
Coronavirus: “Putin sta usando la pandemia contro l’Occidente, gli aiuti all’Italia sono un’operazione militare”
Coronavirus: gli aiuti della Russia giunti in Italia sono "un'operazione militare e di intelligence, non certo un aiuto umanitario"
