Coronavirus, il sindaco di Messina: “Mi vogliono ammazzare a colpi di lupara di Stato, l’Italia diventata Repubblica delle Banane”

"Preferisco morire in trincea, politicamente vittima dei colpi di lupara di Stato": non molla il sindaco di Messina, Cateno De Luca
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Mi vogliono politicamente ammazzare a colpi di lupara di Stato. La riunione straordinaria del Cdm per esaminare il caso De Luca è l’ennesima conferma della trasformazione di una Stato serio in Repubblica delle Banane che questo governo ha avuto la capacità di fare con l’Italia. Mi hanno più volte intimidito con le loro omissioni, i loro silenzi e i loro avvertimenti burocratici ma vado avanti per tutelare gli italiani da quello che ormai è un subdolo regime. Preferisco morire in trincea, politicamente vittima dei colpi di lupara di Stato“: non molla il sindaco di Messina, Cateno De Luca, e commenta con queste parole la notizia della riunione del Consiglio dei ministri, fissata alle 11, che dovrebbe esprimersi sull’annullamento dell’ordinanza del primo cittadino.

Come avevo preannunciato ieri, ho inviato una corposa memoria al Consiglio dei Ministri che starebbe per riunirsi per deliberare in merito alla richiesta del Ministro Lamorgese di annullamento straordinario della mia Ordinanza n. 105 del 5 aprile 2020 con la quale ho introdotto un sistema di registrazione on-line dei passeggeri che attraversano lo Stretto di Messina giudicata come un attentato alla unità nazionale“, ha spiegato il sindaco di Messina. “Nella memoria ho semplicemente evidenziato la straordinaria velocità con la quale, in meno di 12 ore, il Consiglio di Stato si è riunito e si è espresso sulla richiesta di parere avanzata dal Ministro Lamorgese che, a sua volta, è componente proprio della Sezione Consultiva del Consiglio di Stato, anche se al momento si trova in aspettativa. In un Paese dove la Giustizia amministrativa arranca, emettendo pronunce che spesso sono così tardive da essere equiparate alla denegata giustizia, in piena emergenza sanitaria da Coronavirus, il Consiglio di Stato trova il tempo di riunirsi, chissà poi se in teleconferenza o in quale altro modo, per assecondare la richiesta della collega Lamorgese e dire al Sindaco De Luca che ha fatto una ordinanza abnorme“. “Peccato però che il Consiglio di Stato non sia stato interessato dalla collega Lamorgese quando il Presidente della Regione Sardegna ha introdotto, il 14 marzo, il divieto di trasporto passeggeri sull’isola con obbligo di una previa registrazione sul sito della Regione entro 48 ore dalla data della partenza, o quando il Sindaco della Città di Capri ha disposto il reimbarco dei passeggeri non muniti dell’autorizzazione dello stesso Sindaco per lo sbarco sull’isola. Evidentemente per il Ministro dell’Interno e per il Consiglio di Stato l’unico territorio d’Italia sul quale non è consentito all’Autorità locale di dettare le disposizione per l’attuazione dei controlli è lo Stretto di Messina, crocevia di tanti interessi e di particolare attenzione, ora più che mai“.

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