Carne, salumi, uova e formaggi. Per i pranzi delle feste l’80% degli italiani rispetterà la tradizione, mentre solo il 2% sceglierà un menu vegano o vegetariano. Tuttavia la portata più attesa in una tavola su tre sarà certamente l’agnello. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixé sulla Pasqua degli italiani al tempo del coronavirus che rivela come siano comunque pochi – sottolinea la Coldiretti – gli italiani che restano a dieta e scelgono un menu light ipocalorico (15%).
La Pasqua “no vegan”, spiega la Coldiretti, sarà comunque caratterizzata dall’ampio uso di ricette e prodotti tipici come i salumi, dalla corallina laziale alla finocchiona toscana, dalla soppressata calabrese al salame napoletano, ingrediente immancabile del Casatiello e poi le uova ruspanti, quasi 400 milioni consumate in questi giorni e i formaggi a partire dal pecorino.
“Da nord a sud si riscoprono a tavola le ricette che caratterizzano le diverse aree del Paese come per esempio gli gnocchi filanti in Piemonte, la minestra di brodo di gallina e uovo sodo e le pappardelle al ragu’ di coniglio in Toscana ma anche la corallina, salame tipico accompagnata dalla pizza al formaggio mangiata a colazione in tutto il Lazio”.
Ma è certamente l’agnello, sostiene Coldiretti, “la portata piu’ attesa, presente in una tavola su tre (35%), con la preferenza a scegliere italiano magari direttamente acquistato dal produttore. Una decisione – sottolinea la Coldiretti – motivata dalla necessita’ di garantirsi personalmente della provenienza in una situazione in cui la maggioranza dell’offerta viene dall’estero e soprattutto da Romania e Grecia che non assicurano gli stessi standard qualitativi”.