Scienza, lo studio: razzi al talco per ridurre la spazzatura spaziale

Razzi in grado di alterare le traiettorie dei satelliti potrebbero impedire che questi si scontrino tra loro, evitando potenziali incidenti che rilasciano spazzatura spaziale nell'orbita terrestre
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Razzi in grado di alterare le traiettorie dei satelliti potrebbero impedire che questi si scontrino tra loro, evitando potenziali incidenti che rilasciano spazzatura spaziale nell’orbita terrestre. Gli esperti della societa’ americana Centauri hanno pubblicato un articolo su Acta Astronautica per porre l’accento su questo aspetto.

“Attualmente ci sono 2mila satelliti attivi e piu’ di 3mila oggetti dismessi, insieme a migliaia di piccoli detriti pericolosi. I satelliti attivi sono in grado di muoversi, ma quelli spenti non possono evitare di scontrarsi con la spazzatura spaziale”, affermano gli esperti. “Per risolvere parzialmente questo problema si potrebbero lanciare dei razzi suborbitali che emettano una nuvola di particelle in grado di modificare la traiettoria di questi detriti potenzialmente pericolosi”, spiega Darren McKnight della Centauri.

“Se si riuscisse evitare la collisione, le operazioni spaziali potrebbero guadagnare in sicurezza, senza dover ricorrere a soluzioni costose per rimuovere l’oggetto dall’orbita. Basterebbe separare gli oggetti quando entrano in rotta di collisione”, afferma McKnight.

“La soluzione che abbiamo pensato si basa su un razzo dotato di una piccola capsula in grado di emettere una nuvola di particelle, un materiale semplice, come il talco. Ne basterebbero 100 grammi. Il talco potrebbe essere spruzzato in direzione dell’oggetto potenzialmente dannoso per deviare la sua traiettoria ed evitare una collisione potenzialmente disastrosa”, prosegue McKnight, aggiungendo che la principale difficolta’ di un’operazione del genere sarebbe calcolare le tempistiche esatte, dato che la capsula dovrebbe emettere le particelle per circa 10 secondi davanti al bersaglio, in un’altitudine di centinaia di chilometri. La procedura non e’ stata ancora effettuata, ma gli esperti della Centauri sono fiduciosi sulla buona riuscita di una missione del genere e sperano di aver aperto la strada a un progetto percorribile per ridurre il problema della spazzatura spaziale.

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