Come se non bastasse l’epidemia di coronavirus e le scosse di terremoto di ieri, un’altra tragedia scuote l’Emilia Romagna. Un terribile incidente domestico ha tolto la vita a un giovane di Piacenza, originario della Puglia, ma da qualche tempo residente nella provincia emiliana, dove lavorava come operatore socio sanitario in una casa di risposo. Giorgio Simone, 28 anni, stava discutendo con la compagna, quando in preda all’ira ha sferrato un calcio ad una porta di vetro. Il giovane e’ stato ucciso da un frammento di vetro che gli ha reciso un grosso vaso sanguigno della gamba: si è spento durante il trasporto d’urgenza in ambulanza all’ospedale.
Dopo la tragedia della notte, i carabinieri della stazione di Rivergaro stanno eseguendo accertamenti su quanto avvenuto in un’abitazione del piccolo comune che si affaccia sul Trebbia. Non sembrano esserci dubbi che si sia trattato di un incidente domestico, ma la procura della Repubblica di Piacenza ha comunque aperto un fascicolo per atti relativi, per poter disporre un’autopsia sulla salma del ragazzo e stabilire con certezza la causa del decesso. Al momento non vi sono comunque ne’ persone iscritte nel registro degli indagati, ne’ ipotesi di reato. Dalla ricostruzione effettuata dai carabinieri, il giovane era rincasato verso sera nell’abitazione dove vive con la compagna. I due avrebbero iniziato a litigare per motivi di coppia, probabilmente, quando lui avrebbe sferrato all’improvviso un gran calcio in una porta a vetri dell’abitazione. Il 118 e’ intervenuto rapidamente con l’ambulanza e l’automedica dopo che la fidanzata del 28enne ha chiamato aiuto. E’ stata la stessa ragazza, infermiera, a tentare di fornirgli i primi soccorsi. I sanitari hanno cercato di stabilizzarlo per trasportarlo il prima possibile all’ospedale di Piacenza, ma all’improvviso e’ andato in arresto cardiaco e ogni tentativo di rianimarlo si e’ rivelato vano. La giovane e’ stata sentita a lungo dagli inquirenti per ricostruire l’accaduto.