Se non arriveranno presto le piogge, quasi del tutto assenti da tre mesi si profila un’emergenza siccità per l’agricoltura piemontese. A “Con questo caldo anomalo e la mancanza di pioggia – spiega il direttore di Coldiretti Asti, Diego Furia – sono inevitabili le ripercussioni sulle coltivazioni, mais e barbabietola mentre frumento, ortaggi ed erba medica sono già in stress idrico”.
A rischio il rifornimento di acqua per molte aziende agricole astigiane, “con conseguenze anche sulle forniture alimentari, in un momento di riduzione degli scambi commerciali per effetto del Coronavirus”.
L’emergenza siccità arriva dopo il maltempo dei mesi di ottobre e novembre, ricorda Confagricoltura Asti. “Sono in corso le semine del mais, ma il terreno è particolarmente asciutto e se non avverranno precipitazioni nelle prossime settimane, ci saranno problemi nella germinazione dei semi e i trattamenti erbicidi saranno inefficaci, compromettendo la coltura”, sostiene Enrico Masenga, consulente tecnico di Confagricoltura Asti.