Le Regioni frenano sul Dpcm per le nuove riaperture, dopo l’intesa raggiunta nella tarda serata di ieri con il governo. I Presidenti delle Regioni sono riuniti e all’1:00 dovrebbero rivedere il presidente del Consiglio. Ma il testo non sembra convincerli, ”così non ci sono le condizioni per riaprire da lunedì”, dice un governatore. All’1 dunque un nuovo confronto con il premier, ”perché stando così le cose – lamenta uno dei governatori – rischia di saltare il banco, l’intesa non regge”. Si attende dunque una nuova riformulazione del governo e in confronto con Conte per raggiungere un accordo. Altrimenti le regioni sarebbero pronte a non firmare. Spiega un altro governatore: “Il dpcm è molto deludente. Non recepisce accordo politico raggiunto ieri. Tra poco conferenza regioni con Conte perché regioni così non esprimono parere positivo e rischia di saltare tutto. La posizione delle regioni -assicura- è unanime“. Conte ieri sera in conferenza stampa si era detto soddisfatto dell’accordo raggiunto proprio con le Regioni.
“Con tutti i presidenti di Regione italiani siamo tornati a riunirci adesso, a tarda notte, con il presidente del Consiglio Conte. Rivendichiamo il diritto di fare ripartire le attività economiche e iniziare il graduale ritorno alla normalità. Serve responsabilità. E chiediamo al governo centrale di recepire le nostre linee guida adottate da tutte le Regioni italiane. La mia ordinanza è già predisposta. Nessuno vuole fare strappi, ma la gente inizia a non capire“, scrive su facebook il governatore della Sicilia, Nello Musumeci.