Coronavirus, stretta su Milano: “Stop agli alcolici da asporto dalle 19”

Stop ad alcolici e superalcolici da asporto, a Milano, dopo le 19: la misura, che entrerà in vigore da domani, è stata annunciata dal sindaco meneghino, Giuseppe Sala
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Stop ad alcolici e superalcolici da asporto, a Milano, dopo le 19. La misura, che entrerà in vigore da domani, è stata annunciata dal sindaco meneghino, Giuseppe Sala, al termine di un vertice in prefettura e dopo un weekend segnato dalle polemiche per la movida nelle strade di diverse città.

Dopo le 19 non sarà permesso vendere alcolici e superalcolici da asporto ha detto Sala –. Sarà permessa la vendita ai tavolini. Di fatto quello che sanzioneremo sarà il consumo di alcolici in piedi. Queste norme entreranno in funzione da domani sera. Entro domani il questore indicherà le aree presidiate dalle quattro forze di polizia (la polizia di stato, i carabinieri, la guardia di finanza e la polizia locale, ndr) dislocate nei luoghi particolari della movida”, ha spiegato Sala.

“Questo weekend ci ha aiutato a capire ancora meglio, se mai ce ne fosse bisogno, quali sono le aree critiche. Queste decisioni -ha precisato il sindaco- non vietano la possibilità di sedersi, bere e stare con gli altri ma limitano un po’ il rischio e poi vedremo. Metteremo tutte le forze possibili in termini di personale e speriamo che il prossimo weekend sia un po’ meglio di questo”.

Anche noi stiamo cercando di prendere le misure, di cui non possiamo sapere il risultato – ha aggiunto poi Sala -. Questa è una situazione un po’ unica. È chiaro che andremo per progressione nelle misure, per esperienza e infatti quello che oggi decidiamo non ha un limite temporale ma serve per verificare quello che succede soprattutto nel weekend e lunedì ci rivedremo“.

Per il sindaco la decisione presa è una “soluzione che chiede sacrifici un po’ a tutti, ma non mette in difficoltà palesemente nessuno. In particolare non vogliamo, in questo momento in cui il commercio e gli esercenti già sono in difficoltà, prendere misure troppo drastiche, che riportino alla situazione pregressa”.

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