Enel scava e trova due scheletri del Medioevo: è successo nel centro storico di Montepulciano [FOTO]

Una ruspa ha smosso il terreno e ad una profondità di appena un metro sono emersi due scheletri umani e altri frammenti ossei risalenti al Medioevo
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I lavori di scavo dell’Enel per la realizzazione di una cabina per l’illuminazione pubblica hanno portato ad una particolare scoperta archeologica. In pieno centro a Montepulciano, paese del sud della provincia senese, sotto la piazza Pasquino nei pressi della Chiesa di Sant’ Aagostino, sono stati trovati due scheletri risalenti al Medioevo. Una ruspa ha smosso il terreno e ad una profondita’ di appena un metro sono emersi due scheletri umani e altri frammenti ossei (vedi foto della gallery scorrevole in alto, a corredo dell’articolo).

Visto il luogo storicamente e archeologicamente importante, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo stava vigilando con attenzione sull’intervento dell’Enel. Nella zona del ritrovamento, i lavori sono stati sospesi e gli esperti della Soprintendenza hanno iniziato a controllare, mentre sono stati avvertiti anche i carabinieri. Gli archeologi Francesco Pericci e Marianna Cirillo, della Archeo Tech e Survey e gli antropologi dell’Universita’ di Siena Stefano Ricci e Giulia Capecchi hanno portato alla luce due scheletri di cui uno presumibilmente di adolescente e una serie di sepolture di bambini nella zona circostante. E’ stato accertato che altri lavori effettuati in passato hanno provocato la distruzione parziale delle sepolture vicine.

Duccio Pasqui, Direttore della Biblioteca Comunale – Archivio Storico “Piero Calamandrei”, spiega: “Capiamo che questa notizia possa fare un certo effetto ma non dobbiamo dimenticare che era proprio nei pressi delle Chiese che venivano abitualmente seppelliti i cadaveri. E in quel punto abbiamo l’antica Chiesa di S. Agostino, i cui lavori di costruzione iniziarono nel 1285, mentre a pochissima distanza c’era quella di S. Marco, oggi non piu’ esistente. In linea di massima, le salme degli appartenenti all’aristocrazia ed alle famiglie benestanti trovavano posto in chiesa mentre per il “popolino” c’erano i campi adiacenti. Si tratta di ritrovamenti frequenti, non solo a Montepulciano ma anche in altri luoghi della zona come Pienza, Chianciano e Chiusi”. Secondo il soprintendente Andrea Muzzi, “lo studio di questi resti umani rinvenuti ci permettera’ di dare presto un volto agli antichi abitanti poliziani. Questa piccola scoperta nel cuore di Montepulciano- sottolinea– e’ la conferma dell’importanza del controllo costante da parte delle autorita’ competenti degli scavi, specialmente dove e’ gia’ noto il rischio archeologico e al contempo aggiunge un altro tassello fondamentale per la ricostruzione della storia medievale di Montepulciano in un territorio cosi’ ricco storia”.

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