Il “Telegraph” elogia le bellezze dell’Italia e gli italiani: 20 motivi per tornare a visitare il nostro Paese quando l’incubo Coronavirus sarà finito

“Nessun altro Paese ha le ricchezze dell’Italia, la sua ineguagliabile combinazione di arte, cultura, cibo, vino, moda, teatro, persone e paesaggi": il bellissimo elogio del "Telegraph"
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L’Italia è stato il primo Paese in Europa colpito dal coronavirus ed è subito diventata l’epicentro della pandemia nel continente. Il turismo è una delle aree più colpite dagli effetti della pandemia ma, come tutto il Paese, non vede l’ora di ripartire. Un bellissimo elogio alle bellezze dell’Italia arriva dal “Telegraph”, che elenca i tantissimi motivi per tornare a visitarla quando l’incubo del coronavirus sarà finito. In un articolo, l’autore Tim Jepson scrive che “nessun altro Paese ha le ricchezze dell’Italia, la sua ineguagliabile combinazione di arte, cultura, cibo, vino, moda, teatro, persone e paesaggi; né il suo mix di antico e moderno. Soprattutto, l’Italia ha una straordinaria varietà, non ultimo la sua arte. Non ti piace il gotico: e il romanico o le glorie del mondo antico? Non sei appassionato di Giotto: allora cosa dici di Raffaello, Michelangelo e Leonardo? E il paesaggio. Quale altro Paese ha la varietà dell’Italia, dalle Alpi del Nord alle regioni montagnose della Sicilia al Sud passando per Amalfi, i laghi e la perfezione bucolica di Toscana e Umbria?”.

Basterebbe questo incipit per comprendere l’esaltazione che Jepson fa dell’Italia, ma l’autore scende ancora più nel dettaglio, elencando le 20 cose per le quali tornare a visitare l’Italia quando la pandemia sarà solo un brutto ricordo. E Jepson inizia dall’essenza dell’Italia, ossia gli italiani.

1. Gli italiani

“Non puoi amare un Paese senza non amare la sua gente, o almeno che ti piaccia. Sappiamo che gli italiani spesso si considerano principalmente toscani o siciliani o veneziani o napoletani, piuttosto che italiani. Ma sono simpatici tutti allo stesso modo: realisti, persino cinici; passionali e chiassosi, ma anche formali e conservatori; pragmatici e indipendenti; spontanei e socievoli e con una caratteristica in comune: l’apprezzamento per le cose belle della vita. E di belle cose in Italia ce ne sono ovunque”.

2. Gloriosi giardini

Ovunque in Italia ci sono giardini, dalle ville del Veneto ai Laghi italiani del Nord alle tenute di ulivi della Toscana e ai cortili profumati di limone della Sicilia al Sud”, scrive l’autore, elencando, tra i suoi favoriti, Villa Carlotta sul Lago di Como, La Mortella ad Ischia, il Giardino dei Tarocchi e il Giardino di Ninfa nel Lazio, i Giardini Botanici Hanbury in Liguria.

3. Storiche cittadine

“Le città potrebbero sembrare il simbolo dell’Italia – Roma, Firenze e Venezia, seguite da Milano e Napoli – ma è la marea di bellissime cittadine che costituisce gran parte del fascino del Paese. Toscana e Umbria ne hanno in abbondanza, ma ogni regione ha la sua stella: tra le preferite Sulmona in Abruzzo; Enna, Erice e Noto in Sicilia; Matera in Basilicata; Tropea in Calabria; Ostuni in Puglia; Ascoli Piceno nelle Marche; Ravenna in Emilia Romagna; Camogli in Liguria. La lista è lunga…”, riconosce Jepson.

4. La natura

L’Italia è un Paese da assaporare all’interno – tutte quelle chiese e quelle gallerie – ma anche all’aria aperta. Le sue località sciistiche sono di prima classe – basti pensare all’Alta Badia, a Courmayeur e a Cervinia. Si può fare canoa, andare in barca, kayak e immergersi nei Laghi o al largo di Sicilia, Sardegna, Cinque Terre e Costiera Amalfitana. O concedersi escursioni o gite in bicicletta in Toscana e Umbria o escursioni e circuiti di più giorni su percorsi a lunga distanza nelle Alpi. E fare parapendio in Umbria, rafting in Calabria o seguire le orme dei lupi in Abruzzo”.

5. Una bellissima lingua

Tutto suona meglio in italiano. È la lingua dell’amore, della musica. Anche il banale viene fuori con bellezza, quindi anche se capisci a stento una parola, le chiacchiere di sottofondo degli italiani in qualsiasi contesto sono un ulteriore ricordo del fatto che sei in un Paese meraviglioso. E a differenza di alcune nazionalità che si potrebbero citare – come i francesi – gli italiani amano i tentativi, sebbene pessimi, di parlare la loro lingua”, si legge sul Telegraph.

6. Il fascino dei Laghi

“Poeti e pittori hanno celebrato i Laghi italiani per secoli e non c’è da meravigliarsi, perché rappresentano alcuni tra i paesaggi più belli d’Europa. Giardini lussureggianti e paesi idilliaci sono sparsi nelle coste miti, con le pendici boscose e le vette innevate delle Alpi come sfondo. Il Lago Maggiore e il Lago di Garda sono i più visitati, quello di Como il più bello; Iseo e Orta i più tranquilli”.

7. Teatro

“Le radici del teatro sono italiane, così come la maggior parte dei suoi compositori, Verdi, Rossini, Puccini, Monteverdi, Bellini, Donizetti. L’Italia ha anche due dei teatri più conosciuti al mondo, La Scala e La Fenice, ma bellissimi teatri si trovano anche a Bologna, Palermo, Treviso, Prato e Ferrara. I festival stagionali proliferano, soprattutto l’Arena Opera Festival a Verona, il Festival Verdi di Parma, il Festival Puccini a Lucca, il Macerata Opera Festival, e il Rossini Opera Festival a Pesaro”.

8. Una cucina di fama mondiale

“Non è francese, non è sofisticato, ma è in qualche modo perfetto: il cibo italiano è salutare; gli ingredienti – carne, pesce, frutta, verdure – sono freschi; la qualità è eccellente; c’è un’enorme varietà regionale – canederli e strudel vicino al confine austriaco, couscous e peperoni in stile arabo in Sicilia – e i metodi di cottura sono veloci e semplici. Il prodotto principale, la pasta, è infinitamente versatile; il fast food, la pizza, non ha eguali; e per dessert, dove saremmo senza gelato?”.

9. Bevande

Nessuno sta fingendo che il vino italiano sia il migliore al mondo, nonostante gli ultimi anni abbiano visto emergere produttori e vini innovativi. Sono stati rivitalizzati i vecchi nomi (Chianti, Valpolicella, Soave), che prendono il loro posto insieme a vini rispettati da tanto tempo (Barolo, Barbaresco, Brunello). La Sicilia è una potenza emergente, così come la Franciacorta in Lombardia e Bolgheri sulla costa toscana. Se il vino non soddisfa, ci sono alcolici, liquori e aperitivi – grappa, Cinzano, Campari, limoncello, Sambuca – e alcuni celebri cocktail (Negroni, Bellini)”, prosegue l’articolo.

10. Il culto del caffè

Al giorno d’oggi, possiamo comprare caffelatte, espresso, macchiato e cappuccino quasi ovunque nel mondo, ma il posto da cui provengono i nomi e le bevande è l’Italia, naturalmente. Un buon caffè è scontato in qualsiasi bar italiano e lo è da decenni. Abbandonatevi ai rituali associati per un’esperienza totalmente italiana: stare in piedi al bar, non seduti; caffelatte nel bicchiere (al vetro) a Roma e altrove, e mai toccare un cappuccino dopo mezzogiorno…”, consiglia Jepson.

11. Montagne

“Molti Paesi hanno montagne, ma solo l’Italia ha le Dolomiti, la zona montuosa più spettacolare d’Europa.  Potreste reclamare per i Pirenei ma a loro mancano le caratteristiche guglie e i pinnacoli rocciosi dei molti massicci delle Dolomiti. E solo l’Italia ha l’Etna, il vulcano più alto e più attivo d’Europa e non una ma due grandi catene: le Alpi e la lunga spina dorsale centrale degli Appennini, ancora covo di lupi e orsi e paesaggi che vanno dalle frastagliate Alpi Apuane della Toscana all’immensa regione selvaggia dell’Abruzzo”.

12. Moda

“Come tutti, gli italiani hanno scoperto l’abbigliamento casual economico e gli standard sartoriali non sono quelli che erano nella terra di Armani, Valentino, Prada, Versace, Schiaparelli, Pucci, Gucci, Fendi, Ferragamo e altri. Detto questo, gli italiani danno ancora valore al concetto di “bella figura” e possono sempre accendere lo stile. Puoi acquistare o guardare le vetrine dei grandi nomi nelle principali strade di Milano, Firenze e altre grandi città, ma non trascurare i centri più piccoli, come Como per la seta, Biella per il cashmere e Cogne per il pizzo”.

13. Architettura

Basilica di San Pietro

Servirebbero diverse vite per comprendere lo straordinario patrimonio architettonico dell’Italia. Ogni città italiana ha un tesoro: una chiesa romanica, gotica o barocca; un’abbazia; un monumento romano o etrusco; una piazza medievale; un palazzo rinascimentale. Questo prima dei grandi pezzi del Paese, come i suoi grandi edifici religiosi: San Pietro, San Marco e i duomi di Milano, Firenze, Siena e Orvieto; o i molti capolavori del mondo antico e i sontuosi palazzi ducali di Venezia, Mantova e Urbino”.

14. Venezia

Poi l’articolo dedicato uno spazio esclusivamente a Venezia. “Il mondo sarebbe un posto infinitamente più povero senza Roma o Firenze, ma un mondo senza Venezia? Naturalmente è una città che ha dei problemi, ma si può facilmente sfuggire ai suoi elementi più problematici. Venezia incanta tutto l’anno: passeggiate nelle periferie, lontano da San Marco, fino a San Nicolò dei Mendicoli ad ovest, a Madonna dell’Orto a nord; esplorate i vicoli vuoti che riecheggiano di notte; e trascorrete una settimana qui, di più se potete, per scoprire il senso di una città viva oltre la sua immagine superficiale”.

15. Fughe sull’isole

“La penisola italiana è un tale mosaico di splendidi paesaggi che è facile trascurare le sue isole. Non quelle ovvie come Capri, ma quelle come le Isole Tremiti al largo della Puglia, ancora poco conosciute agli stranieri, e Ponza, un bellissimo nascondiglio per i romani, o Capraia ed Elba, vicine alla Toscana; e le isole Eolie ed Egadi, Lipari e Marettimo in particolare, al largo della costa siciliana”.

16. Gemme costiere

Nonostante l’autore sottolinei che le spiagge italiane “eccetto quelle della Sardegna, non siano le migliori”, l’Italia hasublimi tratti di costa. Amalfi e le Cinque Terre sono le più celebri ma ci sono alternative più tranquille ed altrettanto belle, soprattutto al Sud. In Puglia, andate in Gargano e Salento, due penisole di scogliere, sabbia e mare turchese, e in Campania, a sud di Napoli, andate in Cilento, un’enclave rocciosa e selvaggia con deliziosi paesi come Acciaroli, Agropoli e Santa Maria di Castellabate”.

17. Gallerie in abbondanza

“L’Italia ha la sua parte di gallerie artistiche di fama mondiale: gli Uffizi a Firenze, l’Accademia a Venezia, la Brera a Milano e le collezioni del Vaticano. Ma anche le città apparentemente modeste hanno dipinti che sarebbero l’attrazione principale altrove. La Galleria Nazionale di Perugia, per esempio, piena di capolavori umbri; o la Carrara a Bergamo, il Palazzo Ducale di Urbino, la Galleria Regionale a Palermo, la Pinacoteca di Siena, il Museo Civico di Vicenza e molti altri”.

18. L’arte in loco

“In Italia, più che in ogni altro Paese europeo, eccezionali opere d’arte si trovano ancora nei posti per i quali sono state commissionate. La Cappella Sistina e L’Ultima Cena di Leonardo sono gli esempi più famosi, ma cosa ne dite della Basilica di San Francesco d’Assisi, dove Giotto, Cimabue e Simone Martini cambiarono il corso dell’arte occidentale? O Signorelli nel Duomo di Orvieto, Masaccio nella Cappella Brancacci di Firenze e Giotto nella Cappella Scovegni di Padova?”.

19. Il mondo antico

caldo colosseo“Altri Paesi possono rivendicare il possesso di qualche rovina romana – un anfiteatro qui, un Muro di Adriano lì – e la Grecia non ha carenza di monumenti del suo antico passato. Ma l’Italia combina le rovine greche – soprattutto i templi e teatri della Sicilia risalenti a 2.000 anni fa – con innumerevoli resti della storia romana. Pompei è a sé stante, seguita dai più grandi monumenti di Roma stessa, il Colosseo e il Pantheon, ma innumerevoli città hanno memoriali al passato romano, un teatro (Aosta), un acquedotto (Spoleto) e un’arena (Verona)”.

20. Toscana

Infine, l’ultimo motivo per tornare a visitare l’Italia, Jepson lo trova nella Toscana. “È un cliché, ma che cliché. Cittadine e città piene di arte e cultura – Firenze, Siena e Lucca e gemme più piccole come Pienza, Sovana e Cortona; buon cibo; vino eccellente; e una varietà di splendidi paesaggi, dai vigneti del Chianti e dalle colline della Val d’Orcia alle isola d’Elba e Capraia e alle montagne dell’Orecchiella e delle Alpi Apuane”.

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