Coronavirus: dal doppio sacchetto al cassonetto, i rifiuti dei soggetti positivi

Federica Scaini (ISS): "I rifiuti dei soggetti positivi al tampone vanno smaltiti nell'indifferenziata e portati a incenerimento"
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I rifiuti dei soggetti positivi al tampone vanno smaltiti nell’indifferenziata e portati a incenerimento“. Lo ha ricordato Federica Scaini dell’Istituto superiore di sanità, intervenuta all’audizione del presidente Iss Silvio Brusaferro in Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, rispondendo alle domande dei parlamentari sulla gestione dei rifiuti legata all’emergenza Covid-19. “Nella realtà dei fatti” questi “si dovrebbero considerare rifiuti sanitari a potenziale rischio infettivo, ma poiché questo non è fattibile per tutta la popolazione si è considerato” lo smaltimento nell’indifferenziata “e di evitare la manipolazione da parte del personale“, ha detto l’esperta.
Ma quali sono le indicazioni per un corretto smaltimento dei rifiuti domestici dei soggetti con Covid-19? “La persona positiva al tampone dovrebbe mettere i suoi rifiuti indifferenziati nel doppio sacchetto. A quel punto chi si occupa della raccolta dovrebbe essere stato avvertito che in quella casa c’è una persona malata e l’addetto dell’azienda andrà in casa, se c’è il porta a porta, o al cassonetto stradale” sapendo che ci sono rifiuti di soggetti positivi, spiega Scaini. “Se la persona non sta bene ci saranno addetti specializzati, magari dei volontari della Croce rossa o della Protezione civile, che raccoglieranno i sacchetti da portare in raccolta“. L’azienda sa che in quella abitazione c’è persona malata, e questo consentirà una raccolta mirata e l’incenerimento.

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