“E’ mancata la cultura infettivologica e si è visto soprattutto all’interno delle rsa“. Lo ha detto l’infettivologo Matteo Bassetti, secondo quanto riportano gli organizzatori della web conference “L’impatto del Covid-19, cosa cambia per la silver age” promossa dal Silver Economy forum di Genova.
“Per quanto riguarda gli anziani, non c’è cultura infettivologica: troppa poca assistenza e uso dei dispositivi di protezione. Dobbiamo provare a riorganizzare i servizi territoriali in modo che prevedano la presenza degli infettivologi, che non devono imporre niente, ma lavorare gomito a gomito con i geriatri e con i medici di medicina generale” ha sottolineato Bassetti.
Per l’infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova “occorre anche che tutti gli operatori sanitari facciano il vaccino e questo non sempre accade. Solo il 10% dei medici e degli operatori sanitari nelle RSA si vaccina”.
Nel corso della web conference sono intervenuti anche Mariuccia Rossini, presidente nazionale di Agespi, l’associazione gestori servizi socio-sanitari e cure post intensive e Alberto Pilotto, direttore del dipartimento cure geriatriche del Galliera e presidente della Societa’ italiana di geriatria ospedale e territorio che hanno sottolineato il nuovo peso assunto della telemedicina. “La telemedicina, che è si è utilizzata negli ultimi mesi anche se in maniera un po’ disordinata, diventerà presto una routine” ha detto Pilotto e per Mariuccia Rossini “la pandemia ha dato un impulso speciale alla telemedicina che con l’assistenza da remoto sta diventando realtà quotidiana”.