Tumore colon-retto: la Commissione Europea approva una nuova terapia

L’approvazione europea si basa sui dati dello studio di fase 3 BEACON CRC che ha dimostrato un miglioramento della sopravvivenza globale nei pazienti trattati con encorafenib in combinazione con cetuximab
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La Commissione Europea (EC) ha approvato oggi encorafenib in combinazione con cetuximab per il trattamento di pazienti adulti con tumore del colon-retto metastatico (mCRC) con mutazione BRAFV600E che hanno ricevuto precedente terapia sistemica.1 L’approvazione europea si basa sui risultati dello studio di fase 3 BEACON CRC1,2 e sarà valida per tutti i 27 Stati membri dell’Unione Europea, e per Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Regno Unito.3

“L’approvazione europea è un importante traguardo per i pazienti con tumore del colon-retto metastatico con mutazione BRAFV600E e per i medici che devono trattare questa devastante malattia perché, fino ad oggi, non esistevano terapie approvate in Europa per questa popolazione di pazienti“, ha dichiarato il prof. Fortunato Ciardiello, Ordinario di Oncologia Medica all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. “Il nuovo regime di combinazione encorafenib e cetuximab cambierà il modo di trattare questi pazienti, con la possibilità di ritardare la progressione della malattia e prolungare le loro vite.”

L’approvazione europea, che segue l’opinione positiva del CHMP (Committee for Medicinal Products for Human Use) dell’Agenzia Europea per il farmaco (EMA) del 30 aprile 2020, si basa sui risultati dello studio di fase 3 BEACON CRC2, il primo e unico studio randomizzato di fase 3 disegnato per valutare una combinazione di terapie target BRAF nel mCRC con mutazione BRAFV600E.

“I dati – ha spiegato il prof. Ciardiello – hanno mostrato che encorafenib in combinazione con cetuximab ha significativamente migliorato la sopravvivenza globale in pazienti con tumore del colon-retto metastatico con mutazione BRAFV600E (mediana 9,3 mesi vs 5,9 mesi) e ha ridotto il rischio di morte del 40%, rispetto al braccio di controllo trattato con cetuximab e un regime contenente irinotecan”.

Inoltre, la combinazione ha offerto un migliore tasso di risposta obiettiva (ORR) (20% vs 2%; p < 0,0001; mediante valutazione centralizzata in cieco [BICR]), rispetto al braccio di controllo. Encorafenib e cetuximab hanno dimostrato in questo studio un profilo di sicurezza ben tollerato senza tossicità inaspettate. Nello studio BEACON CRC, gli eventi avversi più comuni di ogni grado (> 25%) erano stanchezza, nausea, diarrea, dermatite acneiforme, dolore addominale, perdita di appetito, eruzione cutanea e vomito.1

“Ora che questa terapia target è stata approvata in Europa, speriamo di poterla rendere disponibile ai pazienti italiani in tempi rapidi”, ha osservato Charles Henri Bodin, Direttore Generale di Pierre Fabre Pharma. “L’approvazione odierna è la testimonianza del nostro impegno a lungo termine per l’avanzamento delle cure per i pazienti che vivono con tumori difficili da trattare e per rendere disponibili terapie di precisione”.

Le mutazioni BRAF si manifestano nell’8-12% dei pazienti con mCRC e la mutazione V600E è la più comune.4-12 I pazienti con mCRC che hanno tumori con mutazione BRAFV600E presentano in genere una prognosi sfavorevole, che di conseguenza rappresenta un bisogno medico insoddisfatto.13 Attualmente, non esistono altre terapie target approvate in Europa per questa indicazione.14,15

Importanti informazioni sulla sicurezza e raccomandazioni sull’uso di encorafenib in combinazione con cetuximab sono riportate nel Riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP), pubblicate nel rapporto di valutazione pubblica europeo (EPAR) e disponibile in tutte le lingue ufficiali dell’Unione Europea. Il RCP completo è disponibile al link: http://www.ema.europa.eu

L’8 aprile 2020, il partner di Pierre Fabre, Pfizer, che possiede i diritti esclusivi di encorafenib negli Stati Uniti e in Canada, ha annunciato che encorafenib, in combinazione con cetuximab, è stato approvato dalla FDA (U.S. Food and Drug Administration) per il trattamento di pazienti adulti con mCRC con mutazione BRAFV600E, rilevata da un test approvato da FDA, dopo precedente terapia.16 Sono previste ulteriori domande di registrazione con i dati di BEACON presso le autorità regolatorie in tutto il mondo.

Il tumore del colon-retto

Nel mondo, il tumore del colon-retto (CRC) rappresenta il terzo tumore più diffuso negli uomini e il secondo tra le donne, con circa 1,8 milioni di nuove diagnosi nel 2018. A livello globale, nel 2018, circa 881.000 decessi sono stati attribuiti al tumore del colon-retto.17 In Europa, ogni anno più di 450.000 persone ricevono la diagnosi di CRC e si stima che circa 230.000 moriranno per questa malattia.18 In Italia, nel 2019, le nuove diagnosi di CRC sono state 49.000.19 Si stima inoltre che mutazioni BRAF si manifestino approssimativamente nell’8-12% dei pazienti con mCRC e rappresentino un fattore di prognosi sfavorevole per questi pazienti.4–12 La mutazione V600E è la più frequente tra le mutazioni BRAF e il rischio di mortalità nei pazienti con CRC con mutazione BRAFV600E è più che raddoppiato rispetto a quelli con BRAF wild-type.18,20,21

Lo studio BEACON CRC

BEACON CRC è uno studio di fase 3, internazionale, randomizzato, in aperto, che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di encorafenib in combinazione con cetuximab, con o senza binimetinib, nei pazienti con mCRC con mutazione BRAFV600E che avevano mostrato progressione di malattia dopo precedente terapia sistemica. BEACON CRC è il primo e unico studio di fase 3 disegnato per valutare una terapia di combinazione target BRAF in pazienti con mCRC con mutazione BRAFV600E. In totale 665 pazienti sono stati randomizzati 1:1:1 a uno dei seguenti bracci di trattamento:

• Encorafenib 300 mg per os una volta al giorno, in combinazione con cetuximab (braccio encorafenib/cetuximab)
• Encorafenib 300 mg per os una volta al giorno, in combinazione con cetuximab e binimetinib
• Irinotecan con cetuximab o FOLFIRI con cetuximab (braccio di controllo)

Il protocollo dello studio è stato emendato per includere un’analisi ad interim degli endpoint, compresa l’ORR. L’endpoint primario di sopravvivenza globale (OS) è dato dal confronto tra il trattamento con encorafenib+binimetinib, in combinazione con cetuximab, e il braccio di controllo. Gli endpoint secondari riguardano l’efficacia (OS) di encorafenib in combinazione con cetuximab, rispetto al braccio di controllo e rispetto a encorafenib+binimetinib in combinazione con cetuximab. Altri endpoint secondari includono la sopravvivenza libera da progressione, la durata della risposta, la sicurezza e la tollerabilità.

Lo studio si è svolto in più di 200 centri clinici in America settentrionale e meridionale, Europa e regione Asia-Pacifico. Lo studio BEACON CRC è stato condotto con il supporto di Ono Pharmaceutical Co., Pierre Fabre, Pfizer e Merck KGaA, Darmstadt, Germania (il supporto riguarda le sedi che si trovano fuori dall’America settentrionale).

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