Coronavirus, 129 positivi in Centro di accoglienza nel Trevigiano: in quarantena anche i negativi, “solo il primo di scenari simili”

Ben 315 tamponi eseguiti sui richiedenti asilo e sugli operatori in servizio alla ex caserma "Serena", da vari anni trasformata in centro di accoglienza
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L’Ulss 2 ha reso noto che è stato completato lo screening al Centro di accoglienza situato nell’ex Caserma Serena di Casier (Treviso): complessivamente sono stati eseguiti 315 tamponi293 sui migranti e 22 sugli operatori – che hanno evidenziato 129 positività tra gli ospiti. I positivi, tutti asintomatici, sono stati immediatamente isolati all’interno della struttura.
La quarantena è estesa anche ai negativi. Tra una settimana sia gli operatori sia gli ospiti saranno nuovamente testati. I controlli all’ex Caserma Serena erano scattati dopo le tre positività emerse tra i migranti.

Il quadro è sotto controllo, sono certo che la situazione sara’ gestita con la massima ragionevolezza“: lo ha affermato il sindaco di Casier, Renzo Carraretto, che tranquillizza la propria comunita’ in seguito alla diffusione del referto dell’azienda sanitaria locale di Treviso, che ha riportato 315 tamponi eseguiti sui richiedenti asilo e sugli operatori in servizio alla ex caserma “Serena”, da vari anni trasformata in centro di accoglienza. “Stiamo risalendo a tutti i possibili contatti con cittadini non residenti nella ex caserma avvenuti negli ultimi giorni – ha aggiunto Carraretto – e sono certo che spiegando la ragione della quarantena estesa a tutti i presenti si eviteranno le tensioni che si erano verificate alcune settimane fa, pur senza conseguenze“. “Penso che il nostro caso sara’ solo il primo di scenari simili che prevedo si verificheranno in altri centri di accoglienza“.

Il governatore Zaia: “Dati preoccupanti”

Abbiamo dati preoccupanti provenienti dall’ex Caserma Serena di Treviso. Abbiamo 130 positivi asintomatici su 330 persone e quindi vuol dire che almeno 1/3 degli ospiti sono positivi. Non è assolutamente un buon segnale“: lo ha dichiarato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a margine della visita di stamattina a Vò Euganeo (Padova). “Il tema dei focolai non autoctoni è ormai reale: il 55% dei focolai in Veneto non sono domestici e dobbiamo fare in modo di non buttare via tutto il lavoro che è stato fatto” ha sottolineato il governatore. “Il tema dei nuovi ingressi è un tema pesante, soprattutto nel momento in cui si vede che molti di questi migranti non scappano dalla morte o dalla fame ma sono magari tunisini che hanno deciso di fare una loro esperienza di vita in Italia“.

Salvini: “Se torna l’epidemia sappiamo di chi sarà la colpa”

Immigrati mandati a Treviso, ben 129 trovati positivi al Virus! Se tornerà l’epidemia, sappiamo chi ne sarà colpevole“: lo ha scritto Matteo Salvini su Twitter.

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