(Adnkronos) – “Sarebbe bene ogni tanto rileggere i prospetti quotidiani, che davano nei mesi scorsi notizia dei dati dell’epidemia, dei nuovi contagi, delle vittime, dei ricoverati in terapia intensiva. Io -ha sottolineato Mattarella- li conservo a partire dai primi giorni di marzo. Li ho riletti nei giorni scorsi. Non possiamo ‘e non dobbiamo’ dimenticare quel che è avvenuto, le settimane in cui morivano, quotidianamente, centinaia di nostri concittadini. In cui medici e infermieri, presenti negli ospedali, con abnegazione profondevano sforzi immani correndo rischi personali molto alti per curare i malati. In cui nei cimiteri non si trovava spazio per i tanti feretri. Appena quattro mesi fa -il 31 marzo- sono morti in quel solo giorno oltre ottocento nostri concittadini.
“Non possiamo -non dobbiamo- rimuovere tutto questo. Per rispetto di quei morti. Per rispetto di chi si è prodigato a curarli, conducendone tanti alla guarigione. Per rispetto dei sacrifici affrontati dai nostri concittadini con comportamenti apprezzati in tutto il mondo, che oggi ci permettono di guardare con maggiore fiducia rispetto al pericolo del virus. Altrove -ha concluso il Capo dello Stato- il rifiuto o l’impossibilità di quei comportamenti ha provocato e sta provocando drammatiche conseguenze”.