5 ricercatori europei fanno parte del team scientifico della missione Mars 2020 della NASA, lanciata ieri, per selezionare i campioni marziani più promettenti da portare sulla Terra. La missione ha iniziato il suo viaggio di 6 mesi e mezzo verso il Pianeta Rosso. Quando l’avrà raggiunto, il team guiderà il rover Perseverance alla ricerca di prove di un’antica vita microbica. Il gruppo è composto da ricercatori di Belgio, Francia, Svezia e Regno Unito. “Questi scienziati dall’Europa sono esperti sul come raccogliere, analizzare e leggere la storia delle rocce sotto i nostri piedi. Ora dovranno anche anticipare le necessità e le sfide del lavorare con campioni marziani portati ai laboratori sulla Terra”, afferma Gerhard Kminek, scienziato del programma Mars Sample Return della NASA.
Mark Septhon, professore di geochimica organica all’Imperial College London, la vede come “una fantastica opportunità per avere alcune delle menti più fini del mondo riunite per risolvere una delle grandi domande nel sistema solare: c’era vita su Marte?”.
Sandra Siljeström, dell’istituto di ricerca RISE della Svezia, immagina già le sensazioni di analizzare da remoto una roccia individuata su Marte nel sito di atterraggio del rover Perseverance, il cratere Jezero.
L’area contiene sedimenti del delta di un antico fiume, dove potrebbero essere conservate le evidenze della vita passata, se fosse mai esistita, sul Pianeta Rosso. Quanto Perseverance recupererà i campioni di roccia e suolo da Marte, li chiuderà in contenitori e li lascerà sulla superficie in modo che siano raccolti da una missione futura.
“La missione Mars 2020 è il primo passo per la sfida marziana finale: la campagna Mars Sample Return. NASA ed ESA puntano a consegnare il materiale dalla superficie marziana alla Terra entro il 2031”, aggiunge Gerhard. A questo scopo, saranno necessarie 3 missioni attentamente programmate. La NASA porterà il Sample Fetch Rover dell’ESA in prossimità del sito di atterraggio di Mars 2020. Questo rover europeo rintraccerà e raccoglierà autonomamente fino a 36 contenitori depositati da Perseverance e li porterà al veicolo Mars Ascient della NASA.
Il team di scienziati europei crede che la strada per Marte e di ritorno sulla Terra sia come una maratona che è meglio affrontare insieme. “Spero che, come gruppo di scienziati con diverse competenze, aiuteremo a massimizzare la qualità, profondità e ampiezza della ricerca possibile con i campioni restituiti”, afferma il paleontologo Keyron Hickman-Lewis.
Marte è attualmente l’unico corpo planetario accessibile all’uomo sul quale gli scienziati si aspettano di trovare registrazioni geologiche relativamente incontaminate dalla storia antica del sistema solare. Trovare tracce di vita “rappresenterebbe un’incredibile scoperta e una svolta per le nostre opinioni su come emergono gli organismi”, sostiene Frederic Moyier, esperto di cosmochimica. Non esiste un posto come Marte per scoprire se le condizioni che supportano la vita siano mai esistite oltre la Terra.
“Il Pianeta Rosso è il perfetto laboratorio da controllare poiché l’ambiente è cambiato drasticamente nel corso del tempo”, afferma Vinciane Debaill, geochimica dell’Université Libre de Bruxelles, in Belgio. Sandra non ha dubbi: “Ci saranno sorprese quando atterreremo su Marte”.