Ricerca, Ilaria Capua: “Sogno Usa sfumato per molti scienziati, non lasciamoli”

"Trump ha firmato un ordine che di fatto blocca molti visti per studenti e giovani ricercatori e professionisti europei che stavano per fare il grande passo della loro carriera e sono rimasti bloccati"
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“Vorrei fare un ragionamento con il ministro” alle Pari opportunità “Elena Bonetti. Nel Paese in cui lavoro sta succedendo una cosa terribile per la ricerca: Trump ha firmato un ordine che di fatto blocca molti visti per studenti e giovani ricercatori e professionisti europei che stavano per fare il grande passo della loro carriera e sono rimasti bloccati. Non abbandoniamoli e facciamolo soprattutto per le donne”. E’ l’appello lanciato dalla virologa Ilaria Capua, responsabile negli States dell’One Health Center of Excellence della University of Florida, in occasione del seminario ‘A pari merito. Senza donne non c’è ripresa’, promosso dalla Fondazione Bracco, che compie 10 anni di attività e dedica un momento di riflessione alle disuguaglianze di genere. L’evento, in streaming, è stato organizzato in collaborazione con #100esperte, il progetto che si propone di dare voce e visibilità all’expertise femminile in Italia.

“Anche io ho alcuni di questi ragazzi rimasti bloccati. Credo che questo gruppo di persone sia una risorsa incredibile. Erano pronti a partire e si sono trovati una porta chiusa perché ‘America First’ vuol dire anche non dare i visti o ridurne il numero. Questa è forza lavoro incredibilmente qualificata” che ha perso il treno delle ‘sliding doors’, osserva la scienziata. “Cerchiamo di fare qualcosa per queste che sono risorse per il nostro paese e ora sono intrappolate”. Sull’onda della pandemia di Covid-19, “inventiamoci – incalza Capua – dei nuovi modi di lavorare per capitalizzare anche queste opportunità che la pandemia sta rivelando. Abbiamo circa 300 professionisti italiani ed europei che erano pronti a spendere un periodo di vita negli Usa. Riusiamoli, usiamo questa forza. Parlo soprattutto pensando alle donne che hanno un orologio biologico” che cammina. “Quando si è nel mondo scientifico bisogna programmare tutto e mettere in conto che per la maternità non è sempre il momento. Pensate a queste donne intrappolate a cui saltano tutti i loro programmi”. 

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