Coronavirus: oltre 6.000 nuovi casi in Francia, record dalla fine del lockdown. In Spagna 3.781 nuovi contagi

La Francia ha registrato oggi il secondo numero di casi positivi più alto dall'inizio dell'emergenza, mentre la Spagna ha il numero più alto di contagi dell'Europa occidentale
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Boom di nuovi casi di coronavirus in Francia. Secondo il ministero della Salute di Parigi, sono 6.111 i nuovi contagi da Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore, il numero più alto dalla fine del lockdown ed il secondo di sempre dall’inizio dell’emergenza, dopo i 7.578 casi annunciati il 30 marzo. I nuovi dati portano a 259.698 le infezioni confermate.

La Spagna ha annunciato oggi 3.781 nuovi casi di infezione da Coronavirus nelle ultime 24 ore, come ha detto il coordinatore dell’emergenza sanitaria Fernando Simon in una conferenza stampa; un dato leggermente superiore alle 3.594 segnalate il giorno precedente. Il coordinatore non ha fornito il totale cumulativo dei casi, che mercoledì ha raggiunto i 419.849, il numero più alto dell’Europa occidentale. Simon ha affermato che 132 persone sono morte a causa della malattia negli ultimi sette giorni.

Sono 1.507 i nuovi positivi in Germania nelle ultime 24 ore. Il totale dei positivi registrati da inizio pandemia è di 237.936. Mentre si registrano 5 vittime che portano il totale dei decessi a 9.285. Le persone guarite sono circa 211.900. Lo rende noto il Robert Koch Institute. L’aumento del numero di casi di coronavirus segnalati nelle ultime settimane, spiega Rki, può ancora essere osservato in alcuni stati federali. È evidente che l’età media dell’infezione è diminuita nelle ultime settimane e che l’incidenza settimanale, in particolare nei gruppi di età più giovane, è aumentata ed è molto più alta che nei gruppi di età più avanzata. A livello nazionale, ci sono segnalazioni di molti piccoli focolai in un certo numero di distretti amministrativi in vari contesti, come eventi più grandi con la famiglia e gli amici. Inoltre, una grande percentuale di casi di Covid-19 viene identificata tra i viaggiatori che entrano in Germania, specialmente tra i gruppi di età più giovane. Il Robert Koch Institute dice che un ulteriore peggioramento della situazione va evitato. “Da un lato – si legge -, è necessario arrestare l’aumento dei casi nelle fasce di età più giovani, dall’altro è necessario prevenire la trasmissione nei gruppi più anziani e vulnerabili”.

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