Beirut è stata dichiarata “città sinistrata”. Lo ha annunciato il Consiglio superiore di Difesa. E’ ancora provvisorio il bilancio delle vittime delle esplosioni avvenute oggi. Secondo quanto riporta il sito di ‘Al Jazeera’, il ministero della Salute libanese parla di “almeno 73 persone uccise”, mentre “3.700 sono rimaste ferite“. L’esplosione “ha sprigionato un’onda d’urto che ha causato danni diffusi agli edifici e frantumato le finestre in diverse parti della città”, anche se le cause che l’hanno provocata “non è ancora chiara”. Secondo quanto riferito dal ministro dell’Interno libanese, “apparentemente sembrerebbe essere stata causata dal nitrato di ammonio, che si trovava in un magazzino nel porto”.
In realtà circolano notizie contrastanti su ciò che ha causato l’esplosione terrificante avvenuta nel pomeriggio nel porto di Beirut, ma il ministro dell’Interno libanese ha chiamato in causa il nitrato di ammonio contenuto presso un magazzino stoccaggio. In particolare, secondo l’emittente Lbci, l’esplosione sarebbe stata causata dalla deflagrazione di 2.700 tonnellate di nitrato d’ammonio, esplosione avvenuta nelle operazioni di manutenzione per chiudere una falla nel recinto e impedire furto del materiale, che è utilizzato come fertilizzante ma anche come componete di esplosivo. Secondo diversi fonti, l’enorme quantitativo di nitrato era stato sequestrato nel 2013 da una nave moldava diretta verso l’Africa.