Dall’inizio della campagna estiva 2020 contro gli incendi boschivi, i Vigili del fuoco hanno effettuato 21.240 interventi per spegnere incendi di vegetazione: boschi, sterpaglie e colture. I dati diffusi dal dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile fanno riferimento al periodo compreso tra il 15 giugno, inizio della campagna AIB 2020, e il 1° agosto. Il numero complessivo degli interventi risulta inferiore a quelli registrati nello stesso periodo del 2019 (26.168), del 2017 (39.138) e nel 2016 (29.261). I roghi sono divampati soprattutto nelle regioni Sicilia (5.494), Puglia (4.866), Lazio (2.891), Campania (2.212) e Calabria (1.837). Roma conduce la classifica delle provincie maggiormente interessate dagli incendi, seguono Lecce, Agrigento, Catania, Caltanissetta, Napoli e Salerno. La flotta aerea ha accumulato 23.122 ore di intervento: gli elicotteri hanno effettuato 101 uscite con 509 lanci di acqua, i canadair hanno decollato in 431 occasioni con 29 lanci ritardante.
La stagione degli incendi, purtroppo, è entrata nel vivo a inizio agosto, con una serie di roghi iniziata nel weekend e continuata oggi in almeno cinque regioni del centro-sud.
In dettaglio, in Sardegna la provincia di Nuoro è tra le aree maggiormente colpite dagli incendi che si sono sviluppati nelle giornate di sabato e domenica. I pericoli più elevati nel comune di Sarule, a circa 20 chilometri dal capoluogo.
Nel pomeriggio di sabato le fiamme hanno toccato le abitazioni del paese, dopo avere interessato i primi chilometri della vecchia provinciale per Ottana. Le squadre antincendio hanno fatto evacuare diverse abitazioni, tra le quali le palazzine popolari.
Il fuoco si è avvicinato anche alla stazione di servizio dei carburanti, bloccato dall’intervento dei Vigili del fuoco. Proprio da una stima fatta da questi ultimi di parla di oltre 200 ettari bruciati, tra macchia mediterranea, sughereta e pascolo. Sempre a Sarule, il fuoco si e’ ripresentato domenica pomeriggio, ancora nell’area a valle dell’abitato e ha mandato in fumo circa 50 ettari di macchia mediterranea. Un altro centinaio di ettari e’ il danno causato da un incendio, sempre sabato, a Orgosolo. Interessata la zona dell’ultimo tratto della provinciale che arriva da Nuoro.
Danni soprattutto al bosco, in una tra le zone di maggior pregio del territorio comunale. Anche in questo caso diverse le forze impegnate nell’opera di spegnimento, con le squadre a terra supportate dagli elicotteri delle basi di Farcana, sul monte Ortobene, e San Cosimo. Nella giornata di domenica poi vi sono stati circa 24 punti della Sardegna interessati da un incendio. La situazione piu’ pesante in agro di Bonorva, tra le province di Sassari e Nuoro.
Le fiamme hanno bruciato oltre 3mila ettari di campagna. Toccato dalle fiamme anche lo stabilimento delle acque minerali Santa Lucia, andato in parte distrutto. Altri roghi a Thiesi, nella provincia di Sassari, e a sud dell’isola nei comuni di Ussana, Genuri, Sarroch e Iglesias. Situazione molto difficile anche in Abruzzo, all’Aquila, per gli incendi che da giorni stanno flagellando i boschi vicini, tanto da far chiedere al sindaco Pierluigi Biondi lo stato d’emergenza. In cinque giorni sono andati bruciati già 800 ettari di bosco, in buona parte pineta. Nella notte tra domenica e lunedì le fiamme hanno ripreso vigore, avvicinandosi pericolosamente alle abitazioni nella zona di Cansatessa, dove ci sono uomini a presidiare da terra.
Preoccupazione anche per l’estensione dell’incendio verso est: il rogo minaccia la Rocchetta, via dei Cipressi e passo Crudele, sulla sommità di Monte Pettino. Ci sono squadre a terra per tentare di aprire vie tagliafuoco, ma al momento le difficolta’ sono enormi e il patrimonio ambientale è a rischio. Attivati anche i monitoraggi Arta sulla qualità dell’aria: al momento non ci sono gravi criticità. Anche oggi per il quinto giorno consecutivo stanno operando quattro Canadair più due elicotteri. Le fiamme, spinte dal vento verso la sommità delle dorsali del sistema montagnoso tra le frazioni interessate dagli Incendi, sta definendo un unico fronte di fuoco tra le frazioni di Arischia e Cansatessa.
La situazione sembrava ieri sera sembrava sotto controllo, ma all’altezza di Pettino le fiamme si sono spinte pericolosamente in basso proprio al calare della notte, a operazioni di spegnimento abbondantemente sospese. Le fiamme, in particolare, si sono avvicinate pericolosamente alle case sia in una zona di via Antica Arischia, ma soprattutto nell’area di Cansatessa. Nelle operazioni di spegnimento sono impegnate diverse squadre di volontari della Protezione Civile e militari del 9 Reggimento Alpini, oltre 160 uomini in tutto.
In Puglia un vasto incendio è in corso alla periferia di Bari, nel parco regionale Lama Balice, dove sono al lavoro diverse squadre dei vigili del fuoco. Il fuoco è partito nei pressi del quartiere San Paolo e si è esteso velocemente grazie alle sterpaglie rese secche dalla lunga siccità. In alcune strade secondarie è stato necessario bloccare la circolazione, per consentire l’intervento dei pompieri ed evitare pericoli ai cittadini.
In Sicilia, sono intervenuti all’alba di oggi i Canadair per domare l’incendio partito ieri mattina dal territorio di Chiusa Sclafani e che ha raggiunto in serata, a causa del vento, il Comune di Giuliana, interessando la zona del cimitero e lambendo il centro abitato in contrada sotto le grotte, e divampando per l’intera notte. Lo riferisce in una nota la Protezione Civile della Citta’ Metropolitana di Palermo, che ha sul posto un’autobotte a sostegno dei mezzi gia’ impiegati. Ieri inoltre si sono registrati roghi nei prezzi dell’abitato di Piazza Armerina (Enna) dove alcune abitazioni sono state evacuate. In Calabria infine si sono registrati roghi nel Reggino, sull’Aspromonte, mentre nel Cosentino sono stati contati una quarantina di incendi nel weekend.