“La Francia avrà bisogno del lockdown totale. Noi noi no se ci comportiamo bene, ma Lazio e Campania sono a rischio“: è quanto ha affermato Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica e consigliere del ministro della Salute Speranza, in un’intervista a La Stampa.
Per sapere se la scuola è ripartita in sicurezza, “servono due settimane, ma la prima impressione è positiva. E’ stato importante riportare dieci milioni di persone alla normalità, che però va assicurata nel tempo“.
“Il lockdown generale spero sia difficile, ma tutto dipende dai comportamenti degli italiani. Se saremo bravi non ne avremo bisogno, anche se in alcune zone si sta perdendo il controllo come in Lazio o in Campania“.
Ricciardi si aspetta tra due settimane “un peggioramento della situazione, spero non intenso, con più pressione sugli ospedali anche per l’arrivo di raffreddori e influenze. Per questo è importante il richiamo alle precauzioni e il vaccino antinfluenzale per tutte le età. Va anche ripresa la app Immuni, che consente un tracciamento digitalizzato più tempestivo di quello manuale“.
Il picco “potrebbe essere a dicembre o a gennaio-febbraio, quando arriverà l’influenza e porterà un po’ di confusione nel riconoscere il coronavirus intasando gli ospedali. Se saremo bravi nel rispettare le misure però supereremo l’una e l’altro“.
“La sensazione di benessere estiva ha portato un certo rilassamento, ma ora ci sono migliaia di casi al giorno per cui è bene osservare attentamente misure come le mascherine dopo le 18 nelle zone di movida“.
Ricciardi è però fiducioso: “Mi pare che nella generalità le mascherine e le distanze vengano rispettate. Anche la maggiore igiene delle mani sta azzerando i casi di malattie come morbillo e rosolia“.