Diabete tipo 2 e colesterolo: qual è il legame e perché non va sottovalutato il rischio di eventi cardiovascolari

Una persona su 3 con diabete tipo 2 presenta una malattia cardiovascolare, spesso aterosclerotica, causata dall’accumulo di colesterolo nelle arterie
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Una persona su 3 con diabete tipo 2 presenta una malattia cardiovascolare, che nel 90% dei casi è di natura aterosclerotica, ossia causata dall’accumulo di colesterolo sulle pareti delle arterie, prima causa di infarto e ictus. Questi sono i principali risultati dello studio ‘Capture‘, presentato da Novo Nordisk in occasione del congresso della società europea di diabetologia Easd. Lo studio ha valutato la prevalenza delle malattie cardiovascolari, il loro rischio e come vengono gestite nelle persone con diabete tipo 2.
Primo nel suo genere, il lavoro ha coinvolto circa 10.000 partecipanti provenienti da 13 paesi di tutto il mondo, raccogliendo dati nel campo specialistico diabetologico sia nella medicina generale. Lo studio ha, inoltre, messo in luce come solo 2 persone su 10 con diabete tipo 2 e aterosclerosi ricevano un trattamento con farmaci che garantiscono un beneficio cardiovascolare.
I risultati dello studio Capture – ha sottolineato la professoressa Ofri Mosenzon, della Diabetes Unit, Hadassah Medical Center in Israele, fra gli autori dello studio – sono fondamentali per chiunque sia coinvolto nella cura di persone con diabete tipo 2. I dati evidenziano che, nonostante la prevalenza di aterosclerosi in questa popolazione sia elevata, la grande maggioranza dei pazienti non viene curata con i trattamenti che hanno dimostrato di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari“.
È prioritario – aggiunge la studiosa – considerare le malattie cardiovascolari un fattore chiave nella gestione del diabete tipo 2. Le persone con diabete tipo 2 devono essere più consapevoli dei rischi ai quali vanno incontro e i medici devono effettuare uno screening attivo per tutti i fattori di rischio. Oggi, infatti, sono disponibili farmaci con benefici cardiovascolari comprovati, raccomandati anche dalle varie linee guida di trattamento“.
Per Giuseppina Russo del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale del Policlinico universitario ‘G. Martino’ di Messina e global scientific leader dello studio, “Capture è una pietra miliare nella comprensione della malattia cardiovascolare nel diabete tipo 2, perché conoscere i numeri “attuali” di questa temibile complicanza rappresenta un punto di svolta per noi clinici impegnati nella cura del diabete, una base da cui partire per migliorare la vita del paziente gestendo correttamente la malattia“.
Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di disabilità e di morte tra le persone con diabete tipo 2. Fino a poco tempo fa, la natura del legame tra il diabete tipo 2 e le malattie cardiovascolari non era pienamente riconosciuta su scala globale“, ha commentato Stephen Gough, Chief Medical Officer di Novo Nordisk. “Con i risultati dello studio Capture, Novo Nordisk si augura di contribuire a una maggiore comprensione della malattia e della sua gestione, e a far sì che gli operatori sanitari possano migliorare la cura del diabete, con maggiori benefici per i pazienti“, conclude.

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