Fibrillazione atriale: l’importanza della rilevazione e del monitoraggio nelle persone affette da ipertensione e negli anziani

Nonostante sia semplice da diagnosticare, nei prossimi decenni si prevede che il numero di persone affette dalla Fibrillazione Atriale arriverà quasi a raddoppiare
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Il 29 settembre ricorre la Giornata Mondiale del Cuore. Per l’occasione, Omron Healthcare Europe, leader globale nel campo delle apparecchiature mediche per il monitoraggio a domicilio, invita le persone e i professionisti sanitari a riflettere sull’importanza del monitoraggio della fibrillazione atriale (AFib). L’AFib è una delle forme più comuni di irregolarità del battito cardiaco (aritmia) che può causare formazione di coaguli, ictus, insufficienza cardiaca e altre complicanze cardiache. In media, in Europa il rischio nel corso della vita di sviluppare fibrillazione atriale nelle persone di età pari o superiore a 55 anni è del 37%, e uno studio evidenzia che la prevalenza dell’AFib nelle persone dai 65 anni in su potrebbe quasi raddoppiare nei prossimi 40 anni.

Poiché il rischio di sviluppare l’AFib cresce con l’avanzare dell’età, nell’ambito delle linee guida 2020 per la diagnosi e la cura della fibrillazione atriale la Società Europea di Cardiologia (ESC) raccomanda esplicitamente check sistematici per le persone con più di 75 anni e saltuari per gli over 65 (circa una volta ogni due anni). In questo contesto, OMRON Healthcare invita all’utilizzo di misuratori della pressione arteriosa a domicilio con funzionalità di rilevamento dell’AFib, affinché le persone colpite possano poi rivolgersi al proprio medico per una corretta diagnosi o per adattare il proprio piano terapeutico.

Benché l’età sia un fattore di rischio rilevante per l’AFib, non è l’unico: anche lo stile di vita e le comorbidità giocano un ruolo significativo. L’ipertensione è stata identificata dai ricercatori come un fattore di rischio in quasi il 60% dei casi di fibrillazione atriale. In quest’ottica, le linee guida ESC 2020 raccomandano lo screening sistematico della fibrillazione atriale nei pazienti ipertesi. Anche obesità, apnea notturna e diabete possono essere cause di rischio per la fibrillazione atriale. Tali evidenze suggeriscono che l’adozione e l’utilizzo diffuso di device domestici in grado di monitorare la pressione arteriosa fornirebbero alle persone le informazioni necessarie per tenere sotto controllo importanti elementi relativi alla propria salute.

La fibrillazione atriale è spesso accompagnata da una varietà di sintomi evidenti, quali fastidio o dolore al petto e difficoltà respiratoria, eppure mentre la malattia progredisce ben un paziente su due è asintomatico. Identificare quindi gli individui che rischiano di sviluppare l’AFib è importante, in quanto è comprovato che diagnosi e trattamento precoci dei fattori di rischio modificabili possono ridurre la morbilità e la mortalità. In questo contesto, poter contare su un misuratore della pressione arteriosa con funzionalità di rilevamento dell’AFib come OMRON M7 Intelli IT rappresenta il primo passo per il monitoraggio domestico della propria salute.

“Nonostante sia semplice da diagnosticare, nei prossimi decenni si prevede che il numero di persone affette dall’AFib arriverà quasi a raddoppiare. Le prospettive sono preoccupanti, in quanto – se non trattata – l’AFib può portare a conseguenze potenzialmente drammatiche. In questo scenario, in qualità di esperti di salute cardiovascolare, è per noi fondamentale pensare ad azioni specifiche. La nostra più avanzata tecnologia di monitoraggio della pressione sanguigna consente ai pazienti affetti da ipertensione di rilevare da casa la potenziale presenza di AFib e di registrare attraverso un unico strumento tutti i valori raccolti, in modo da avere una visione completa della propria salute cardiaca e, infine, rivolgersi al proprio medico al fine di ideare un piano di trattamento adeguato”, commenta Lucia Prada, Marketing Director di OMRON Healthcare Europe.

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