Madrid ha deciso: non applicherà le regole del nuovo lockdown scattato in Spagna. Lo ha dichiarato al quotidiano conservatore Abc l’assessore alla Sanita’ della regione, Enrique Ruiz Escudero, secondo il quale il governo “ha fretta di intervenire a Madrid, e non per lottare contro il coronavirus”. La presidente della Comunita’, la popolare Isabel Diaz Ayuso, ha spesso contrastato in passato le restrizioni decise dal governo socialista, dando a intendere che si trattasse di una strategia per attaccarla e farle perdere consenso. Escudero ha dichiarato che le nuove limitazioni non hanno senso perche’ l’epidemia nell’area e’ entrata in una fase “stabile” e ci sono “primi segnali di miglioramento“. Inoltre ha proseguito l’assessore, le nuove limitazioni sono state approvate con il voto contrario di cinque regioni, inclusa Madrid, e pertanto “non hanno validita'”. La Comunita’, ha spiegato, prendera’ le misure necessarie di fronte all’avvocatura dello Stato una volta che le misure saranno pubblicate e entreranno in vigore.
Nell’intera comunita’ di Madrid il ministero della Salute ha registrato nelle ultime 24 ore 3.897 nuove infezioni, il 43,6% degli 11.016 nuovi casi segnalati dall’ultimo bollettino, che porta a 31.791 – 177 in piu’ nelle ultime 24 ore – i decessi totali nella nazione iberica. La comunita’ di Madrid e’ inoltre la regione con il maggior numero di morti per Covid negli ultimi 7 giorni, 172, seguita da Andalusia (70), Castilla e Leon (64), Castilla-La Mancha (39) e i Paesi Baschi (39). Le nuove restrizioni si applicano ai municipi oltre i 100 mila abitanti con un’incidenza superiore ai 500 casi su 100 mila abitanti e includono la limitazione di ingressi e uscite dalle aree coinvolte, il divieto di assembramenti oltre le sei persone e la chiusura dei parchi gioco.