L’ipotesi avanzata dalle regioni di modificare i criteri di tracciamento “preoccupano perché se non si tracciano gli asintomatici, questi possono essere una grossa fonte di contagio”: lo ha detto il fisico Giorgio Parisi, dell’Università Sapienza di Roma commentando la richiesta delle regioni di riorganizzare il tracciamento. “Una possibile alternativa potrebbe essere l’uso massiccio dei tamponi rapidi”.