Work From Anywhere, il coronavirus ha cambiato le carte in tavola: ‘Benvenuti al Sud’ è lo slogan del controesodo causato dallo smart working

Tutti a casa grazie allo smart working: il controesodo destinato a non fermarsi più dopo l'emergenza coronavirus, lavorare dai luoghi del cuore adesso è possibile
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Tanti, tantissimi i giovani, e non solo, che sono stati costretti ad abbandonare le loro terre d’origine per lavoro. Tante le persone che dal sud sono partiti per il nord per studiare e lavorare dovendo dire ‘addio’ alla famiglia, agli amici e ai posti dove sono cresciuti.

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foto di Emanuele Cremaschi/Getty Images

L’emergenza coronavirus, però, ha permesso a molte di queste persone di poter tornare nei loro luoghi del cuore, ma non solo. Se c’è chi è tornato a casa, perchè a causa dello smart working non è possibile recarsi fisicamente in ufficio, c’è anche chi, nato e cresciuto al nord ha deciso di cambiare vita e trasferirsi in località del sud.

E’ così che il coronavirus ha dato vita al controesodo. “Benvenuti/bentornati al Sud”, è questo lo slogan del controesodo causato dallo smart working. La community South Working ha raccolto tantissime testimonianze nel mese di giugno.

Il nostro bimbo è nato in pieno lockdown e ci siamo trovati chiusi in 40 metri quadrati. E’ stata la spinta finale per trasferirci in un luogo dove potremo avere una migliore qualita’ della vita a costi minori. Sono nata e cresciuta a Bologna, so cosa lascio, ma in questo momento storico e’ la scelta migliore“, ha raccontato all’ANSA Silvia Salmeri, 34enne bolognese.

L’azienda ha agevolato il lavoro agile e molti di noi ora lavorano dal sud“, ha aggiunto Roberto Ceravolo, manager 34enne, tornato in Calabria.

Ho chiesto al mio team se potessi rientrare in Italia prima del lockdown e poi sono rimasta. La mia compagnia ha messo fin da subito al primo posto il benessere di noi impiegati e un’eccezione come la mia è stata inizialmente compresa e supportata, infine regolarizzata. Sono tornata a Palermo per stare con miei genitori. In tanti ci troviamo costretti a lasciare la Sicilia perchè non c’eèlavoro, sapendo di essere ‘cervelli in fuga’. Ora torno a combattere dove ci sono le mie radici“, ha raccontato Margherita Gambino, 28enne programmatrice web tornata nella sua Sicilia dopo 5 anni in Olanda.

C’è anche chi ha preferito prolungare le vacanze e continuare lavorare dal luogo di villeggiatura, chi invece spera in una fuga permanente. South Working studia “il fenomeno dello smart working localizzato in una sede diversa da quella del datore di lavoro, in particolare del Sud d’Italia e d’Europa, con i suoi pro e contro; aiutare i lavoratori che vogliano intraprendere questa modalità di lavoro; formulare delle proposte di policy”.

La pandemia ha cambiato tutto: gli smart worker potranno arrivare da 7 milioni a 8,2.

 

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