“Una delle cose che mi preoccupa maggiormente è che il nostro livello di base di infezione ogni giorno si aggira intorno a quarantamila nuovi casi giornalieri, un numero veramente troppo alto. La nostra media giornaliera dovrebbe essere ben al di sotto dei diecimila casi al giorno e la ragione per cui dico questo è che ci stiamo avvicinando alle stagioni più fredde dell’anno, l’autunno e l’inverno. Molte attività si spostano al chiuso e questo rende più probabile che un’infezione delle vie aeree si diffonda maggiormente. Questa è la preoccupazione che ho espresso qualche giorno fa. Se non invertiamo la rotta e non abbassiamo il livello di infezione, potremmo ritrovarci in guai più seri in autunno e in inverno”. Lo ha detto a Sky TG24 Anthony Fauci, immunologo membro della task force della Casa Bianca sul Covid-19 in un’intervista che andrà in onda alle 19.30 all’interno di Sky TG24 Mondo.
”Per evitare che questo accada – ha spiegato Fauci – ed è una cosa dimostrata, tutti devono seguire le direttive di salute pubblica. vale a dire: indossare la mascherina ovunque, mantenere una distanza interpersonale di almeno 1,80 metri, cercare di fare attività all’aperto e non al chiuso, come ad esempio cenare nei ristoranti ma all’aperto, lavarsi le mani il più possibile. Credo che se tutti osserveremo queste cinque regole potremo limitare di molto la diffusione dell’infezione negli Stati Uniti”.
”È molto importante che tutti facciano il vaccino contro l’influenza stagionale. Negli Stati Uniti la raccomandazione è che chiunque dopo l’età di 6 mesi si vaccini. anche se non ci trovassimo nel mezzo di una pandemia di Covid, le persone dovrebbero comunque vaccinarsi contro l’influenza. Il fatto che invece il Covid sia in circolazione mentre ci avviciniamo alla stagione influenzale rende la situazione molto più complicata , avendo contemporaneamente due malattie respiratorie che si diffondono nello stesso periodo. Evitare, quindi, di contrarre l’influenza renderebbe la situazione meno gravosa nel momento in cui si verificheranno gli inevitabili casi di Covid-19, presenti tuttora e che sicuramente in futuro continueranno a presentarsi o addirittura peggioreranno in autunno e in inverno. Il messaggio conclusivo , quindi, è che tutti negli Stati Uniti, in Italia, in Europa, ovunque, debbano vaccinarsi contro l’influenza”.
”Quello a cui il presidente Trump si riferiva è che nelle persone più giovani, in particolare nei bambini, l’influenza può essere uguale, se non addirittura peggiore, del Covid-19 -ha detto ancora Fauci – ma quando invece si prende in considerazione l’intera popolazione, non c’è nessun dubbio che il Covid-19 sia una malattia molto più seria dell’influenza stagionale. Negli Stati Uniti l’influenza stagionale uccide circa quindici-venti mila persone ogni anno. Il Covid-19 ha invece già causato la morte di duecentodiecimila americani. Se si confronta, quindi, l’impatto massimo su tutte le fasce d’età dell’influenza stagionale, rispetto al Covid-19, non c’è dubbio che il Covid sia molto più grave dell’influenza stagionale. Il presidente si riferiva ai più giovani e non all’intera popolazione”, ha concluso.
”Se avremo un vaccino sicuro ed efficace, e penso che lo avremo, devono accadere due cose: la prima è, appunto, quella di avere un vaccino molto efficace e sicuro e la seconda è che una grossa parte della popolazione si lasci vaccinare. Se si verificheranno queste due cose e se continueremo ad applicare misure in materia di salute pubblica, ritorneremo alla normalità, parlando in maniera prudente, probabilmente alla fine del 2021. Non penso che torneremo alla normalità il prossimo maggio, giugno o luglio ma penso invece che dovremo raggiungere il terzo o il quarto trimestre del 2021. Allora potrò prendere un aereo per Roma e bere qualche espresso in uno dei vostri bar all’aperto. Spero che ne usciremo migliori – ha aggiunto Fauci – Credo che quando si affrontano momenti stressanti insieme , quando si lavora insieme come gruppo, come nazione, dove tutti gli Italiani collaborano tra loro, così come tutti gli americani, allora ne potremo venire fuori con una sorta di volontà di aiutarsi l’uno con l’altro, sapendo di aver superato una situazione difficile insieme. Uno dei problemi che affrontiamo negli Stati Uniti , e forse per alcuni versi anche in Italia, è che assistiamo a una forte divisione politica che, secondo la mia esperienza, è senza precedenti. Spero che l’idea di collaborazione tra tutti abbia l’effetto positivo di smorzare ed eliminare questa incredibile divisione politica che stiamo vivendo. Spero che quando supereremo tutto questo capiremo che l’unico modo di raggiungere un risultato è quello di cooperare insieme invece di essere l’uno contro l’altro. Perché il nemico è il virus, non le persone. Il nemico è il virus”, ha concluso l’immunologo Usa.