Coronavirus, esperti: “Urge isolare gli asintomatici nelle scuole, ci vuole responsabilità a rimanere a casa se si hanno sintomi respiratori”

"Al momento il sistema scuola sta reggendo, ma rimane necessario un grande sforzo sia da parte del personale scolastico che da parte dei genitori"
MeteoWeb

“E’ fondamentale avere una sorveglianza attiva e rigorosa che ci consenta di isolare anche le persone asintomatiche all’interno della popolazione scolastica“. Lo afferma all’AGI Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di Genetica Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche. “Un aiuto potra’ arrivare dai test antigenici rapidi che, oltre a essere utili nella fase di valutazione della presenza di persone sintomatiche positive al virus, puo’ anche tracciare all’interno di una classe dove si sia verificato un caso le persone che a loro volta possono avere contratto l’infezione prima che questa diventi apparente”, dice Maga, che comunque sembra molto fiducioso. “Al momento il sistema scuola sta reggendo, ma rimane necessario un grande sforzo sia da parte del personale scolastico che da parte dei genitori nel mantenere un monitoraggio attivo della situazione”.

Preoccupata, ma fiduciosa, anche Susanna Esposito, professore ordinario di Pediatria presso l’Universita’ di Parma. “Ci aspetta un inverno duro“, sottolinea all’AGI. “Ci vuole responsabilita’ da parte di tutti a rimanere a casa in presenza di sintomi respiratori a prescindere dall’eziologia. Siamo di fronte a una situazione che richiede di mantenere la guardia e rispettare le misure”, aggiunge. “I dati al momento disponibili mostrano che a fronte di uno screening implementato su insegnanti asintomatici il numero dei casi positivi e’ risultato essere molto modesto”, spiega Esposito. “Gli screening effettuati sugli insegnanti sono risultati molto efficaci perche’ hanno permesso di isolare gli adulti positivi asintomatici prima di essere inseriti a scuola”, osserva Esposito.

coronavirus scuola banchi distanziati“Per fortuna la trasmissione da bambino ad adulto, quindi da allievi-insegnanti, si e’ verificata in casi sporadici. Tutte le documentazioni italiane e di altri paesi del mondo dimostrano che i bambini e i ragazzi si infettano prevalentemente nel nucleo familiare. Le esperienze della scuola effettuate laddove non e’ mai stata chiusa, pensiamo a Taiwan, e dove ci sono state chiusure transitorie, pensiamo a Hong Kong, Corea e anche Germania e Svezia, dove al primo caso di positivita’ riscontrato hanno chiuso la classe”, riferisce Esposito, secondo la quale i test rapidi saranno molto comodi. “Avere test rapidi come screening nelle scuole, quelli effettuati con tampone oro-faringeo o naso-faringeo, sono buoni e semplici per la diagnosi”, commenta l’esperta. “Ma il concetto piu’ importante e’ quello di ricordarsi dell’importanza dell’uso della mascherina, del lavaggio delle mani e del distanziamento per evitare che i portatori asintomatici diffondano il virus”, conclude.

Condividi