Coronavirus, il ministro Speranza: “Valuteremo nuove misure in queste ore, alzare il livello di guardia”

"Abbiamo un piccolo vantaggio rispetto ad altri Paesi ma non ci si devono fare illusioni e se siamo veloci a capire che c'è un cambio di fase possiamo evitare misure più drastiche"
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La circolazione del Coronavirus è una “circolazione molto significativa” di fronte alla quale abbiamo bisogno di “alzare il livello di guardia. In queste ore abbiamo fatto alcune scelte e quella della mascherina obbligatoria anche all’aperto è una prima scelta che va in questa direzione, abbiamo bisogno di un coordinamento ancora più forte con le Regioni, e abbiamo bisogno di valutare ora dopo ora l’evoluzione epidemiologica”. “Decisivo restano i comportamenti delle persone”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza alla manifestazione a Roma promossa da Cgil e Funzione Pubblica Cgil ‘Sanità pubblica e per tutti’ con il segretario generale Maurizio Landini.

“Le valuteremo in queste ore. Abbiamo riunioni permanenti con il nostro gruppo scientifico tecnico con il quale ci confrontiamo costantemente. Abbiamo riunioni politiche nelle prossime ore. Per me bisogna avere la forza di prendere in carico questa fase nuova immediatamente”. Così il ministro rispondendo a una domanda sul nuovo Dpcm e ipotesi di misure più drastiche. “Abbiamo un piccolo vantaggio rispetto ad altri Paesi ma non ci si devono fare illusioni e se siamo veloci a capire che c’è un cambio di fase possiamo evitare misure più drastiche”.

No alla sanità come bancomat. “La Sanità pubblica – ha detto Speranza – è il cuore del nostro Paese”. Occorre “costruire un orizzonte forte di cambiamento rispetto alla sanità italiana. I soldi che si mettono sulla salute dobbiamo considerarli il più grande investimento sulla vita delle persone. Dobbiamo finirla di considerare i soldi che si mettono sulla salute semplice spesa pubblica e dobbiamo invece considerarli come investimento sulla vita delle persone. Dobbiamo rompere il modello di programmazione della spesa sanitaria fatta per silos chiusi e tetti di spesa e costruirne un altro orizzontale di accompagnamento delle esigenze della vita delle persone capace di puntare fino in fondo sulle donne e gli uomini della nostra Sanità“. “Non credo alla retorica degli eroi“, ha concluso.

“Serve di nuovo un contributo profondo di tutti. So che stiamo chiedendo sacrifici. Stare in questa piazza bellissima con le mascherine distanziate è un costo sì, è un costo, ma c’è poco da fare. Anche per me parlare con la mascherina è un costo ma è necessario e indispensabile perché non possiamo vanificare i sacrifici straordinari che abbiamo fatto finora. Abbiamo dimostrato, e quando dico abbiamno non penso al Governo ma penso al Paese. Abbiamo dimostrato nei giorni più difficili di essere un grande Paese, non il Governo, voglio essere chiaro, l’Italia. Dobbiamo dimostrarlo di nuovo perché i mesi che arrivano non sono semplici e dobbiamo dimostrare ancora di essere un grande Paese”.

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