“A marzo pensavamo di vedere i risultati del lockdown in dieci giorni, ma arrivarono un mese dopo. L’impennata attuale è legata a tanti fattori, tra cui una coda delle vacanze finite a settembre. Allo stesso modo se il DPCM sarà efficace lo scopriremo tra un mese“: lo ha affermato Carlo Perno, virologo al Bambin Gesù di Roma, in un’intervista a La Stampa.
Secondo l’esperto le misure comprese nel nuovo DPCM dovrebbero portare a un calo della curva “ma non in tempi brevi“.
Inoltre, il dato dei 100mila tamponi al giorno in Italia potrebbe non bastare: “Si tratta di un grande miglioramento rispetto al passato, perché così siamo in grado di cercare i contagiati, ma bisogna aumentarli ancora“, precisando che i guariti hanno sì “sviluppano anticorpi, ma meno della metà li ha neutralizzanti, dunque tanti possono riammalarsi. Questo significa che alle conoscenze attuali l’immunità di gregge è impossibile“.