“Io credo nel Coronavirus: credo che bisogna mantenere una giusta distanza dal nostro vicino perché alitare addosso alle persone è scorretto sotto tutti i punti di vista. Credo che le mascherine vadano portate nei luoghi chiusi, ma all’aperto non credo che ci proteggano dalle polveri sottili, dalle polveri d’amianto e dunque anche dal virus. Attraverso i tessuti passa tutto. Le mascherine sicure al 100% non ci farebbero neppure respirare. In compenso quelle correnti ci fanno respirare la nostra anidride carbonica. In aggiunta alle polveri dell’aria inquinata. Ma perché se vado da solo in riva al mare, o in un parco, mi devo mettere la mascherina? È inutile e dannosa per i miei polmoni“: lo ha affermato Enrico Montesano in un’intervista a La Stampa. “Sono solo critico rispetto ad affermazioni apocalittiche perché sono un uomo curioso che non si ferma alla prima osteria ma vuole saperne di più“. “Sarò libero di non fidarmi dei medici scelti dalla tv?“. Altri “mi convincono di più. Ma qualcuno lo dovrà dire che il re è nudo. Oppure no? Il pensiero unico non mi è mai piaciuto. Non bisogna ignorare le altre fonti di informazione. E dico con il professor Sabino Cassese che non bisogna dichiarare emergenza quando l’emergenza non c’è“. Comunque, ha concluso l’attore, “il clima sta diventando sempre più insopportabile e la gente è terrorizzata e per questo è diventata violenta“.