“L’epatite C ha una trasmissione per via ematica che per tanti anni ha reso insicure le trasfusioni. Grazie a questa scoperta le trasfusioni sono diventate sicure, e si sta procedendo anche per poter debellare l’infezione in un prossimo futuro”. Lo sottolinea la microbiologa Maria Rita Gismondo, commentando all’Adnkronos Salute l’assegnazione del premio Nobel per la Medicina 2020 ad Harvey J. Alter, Michael Houghton e Charles M. Rice per la scoperta del virus Hcv. Secondo l’esperta, inoltre, la scelta compiuta quest’anno dall’Accademia dei Nobel in piena emergenza pandemica dovrebbe invitarci a pensare che “non esiste solo Covid”. “Il Nobel per la Medicina attribuito ai tre ricercatori che hanno scoperto il virus dell’epatite C è veramente molto giusto e molto appropriato – afferma la direttrice del Laboratorio di Microbiologia clinica, Virologia e Diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano – Ricordiamo infatti che, malgrado anche altre malattie affliggano l’umanità, ancora l’epatite C è presente in milioni di casi al mondo ed è responsabile di gravi patologie. Quando non è curata – sottolinea – può causare la cirrosi epatica, che nel 20% dei casi provoca il carcinoma del fegato”.
Ma cosa significa un Nobel all’infettivologia mentre il mondo fa i conti con l’epidemia globale di Sars-CoV-2? “E’ un segnale importante“, risponde Gismondo, innanzitutto “per quanto riguarda la considerazione che stanno avendo nuovamente le malattie infettive, che erano state un po’ dimenticate e ora sono tornate alla ribalta purtroppo tristemente”. “Ma è anche un segnale importante – precisa la microbiologa – per far capire che, oltre a Covid-19, ci sono anche altri problemi che non bisogna assolutamente dimenticare, che è necessario risolvere e che possono avere, come nel caso dell’epatite C, un impatto ancora più importante di Covid” sotto certi aspetti. Se il nuovo coronavirus ha “un impatto psicologico più severo”, Gismondo invita nuovamente a ricordare che “l’epatite C ha inficiato a lungo un bene essenziale che è la trasfusione del sangue”.