Valentino Rossi non perde il sorriso nonostante il coronavirus, il Dottore esilarante: “ho scritto alla Pellegrini che il virus ci vede bene”

Valentino Rossi racconta la su quarantena da Tavullia dopo essere risultato positivo al coronavirus: le parole del Dottore
MeteoWeb

Pochi giorni fa la notizia che nessun appassionato di moto avrebbe voluto sentire: Valentino Rossi è risultato positivo al coronavirus. Il Dottore è costretto quindi a saltare il Gp di Aragon dopo una serie di gare deludenti a causa di alcune cadute. Il nove volte campione del mondo è stato ospite ieri di Linus e Nicola Savino a Radio Deejay, non nascondendo ancora un po’ di rabbia nervosismo.

Il nervoso non è ancora passato: sto guardando le prove, li vedo che girano. Ma le temperature sono basse, fa troppo freddo ed è pericoloso andare in moto. Ma spero che si abbassino ancora [ride, ndr]. La pista così ha poco grip e le gomme non si scaldano, devi andare piano per riuscire a portarle in temperatura giro dopo giro“, ha dichiarato.

valentino rossi
foto di Mirco Lazzari gp – Getty

Valentino Rossi ha commentato poi la sua ‘buffa’ storia: risultato negativo al tampone stabilito dalla Dorne, il pilota Yamaha ha deciso di sottoporsi nuovamente al tampone a causa di alcun sintomi tipici del coronavirus, risultando positivo e, quindi, trascorrendo la sua quarantena nella sua casa di Tavullia: “fortunatamente, se no dovevo stare una settimana o dieci giorni ad Aragón mi buttavo dal terrazzo. Ho fatto il tampone classico martedì mattina ed era negativo, potevo partire. Tra mercoledì notte e giovedì mattina sentivo dolore alle ossa, mal di testa e di schiena, avevo 37,6 di febbre. Ho fatto un tampone rapido ed era negativo, ma quello buono è arrivato al pomeriggio ed era positivo”.

Come Rossi, anche Federica Pellegrini è risultata positiva al coronavirus: “le ho scritto e le ho detto che il virus ci vede bene: lei, io, Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic. Adesso il virus ha alzato il tiro. È come una grande influenza, sempre costante con male alla testa ed alle ossa”.

Condividi