Il coronavirus ha costretto gli ospedali a delle severe restrizioni: molte cliniche italiane, per esempio, impediscono ai papà di assistere al parto delle mogli/fidanzate/compagne.
Tantissime sono infatti le donne che hanno dovuto trovare le forze per affrontare in solitaria, con il supporto del personale medico, il momento del travaglio e del parto. Tante altre, invece, hanno avuto il ‘privilegio’ di avere accanto a sè la propria dolce metà: non si tratta però di fortuna o favoritismi. Esistono infatti delle cliniche, private e non, che permettono ai papà di assistere al magico momento del parto: dopo aver effettuato il tampone, così come la futura mamma, e prendendo le precauzioni necessarie, tanti uomini hanno potuto essere presenti in sala parto.
Tra questi c’è anche Filippo Magnini, diventato di recente padre di Mia: l’ex nuotatore italiano è stato al fianco della sua Giorgia Palmas, ma in tanti sui social li hanno ‘criticati’.
“Il mio è stato un (secondo) parto cesareo, è andato tutto molto bene e Fili mi è sempre stato accanto, senza mai lasciare la mia mano prima e la manina di Mia poi”, ha scritto l’ex velina su Instagram. Tanti follower non ci hanno pensato due volte prima di scagliarsi contro la coppia: “sei stata fortunata, che il tuo compagno ti è stato accanto io invece partorirò da sola perché per via del Covid non è possibile avere accanto nessuno e questo non è giusto, tu sei una privilegiata”, “Purtroppo non è così per le persone normali. Io mi sono operata al cuore 3 settimane fa… e all’ospedale non hanno fatto entrare nessuno né prima né dopo… nemmeno mia figlia e stata bruttissimo… a quanto pare le regole del covid non valgono per quelli famosi e con soldi… la cosa non mi piace per nulla”, “Io tra meno di un mese dovrò partorire da sola. Mio marito non può entrare causa Covid”, questi alcuni dei messaggi apparsi sul profilo di Giorgia Palmas.
Purtroppo l’ex velina e Filippo Magnini non hanno alcuna colpa: sono stati sicuramente fortunati a poter vivere insieme il magico momento della nascita della loro figlioletta, ma è tutto merito dell’ospedale al quale si sono rivolti, che permette ai papà di assistere al parto nonostante la pandemia.